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CIRCOLARI

Circolare n. 389/19

Programmazione servizi educativi e scolastici

11 Dicembre 2019

Circolare n. 389/19

Milano, 9 dicembre 2019
Prot. n. 2933/19
Circolare n. 389/19
Ai Signori
Sindaci
Assessori all’Istruzione
Responsabili  Ufficio Scuola
Comuni della Lombardia
Loro Sedi
e.p.c. Organi di Anci Lombardia       
        
Oggetto: Programmazione servizi educativi e scolastici 

Gentilissimi,

1. Sistema educativo 0-6 anni
Moltissimi Comuni ci stanno contattando per chiedere informazioni relative all’assegnazione dei contributi previsti dal Decreto Legislativo n. 65/2017 per il Sistema educativo 0-6 anni, per l’annualità 2019, ponendo anche una serie di quesiti in merito ad aspetti organizzativi dei servizi.
A tutt’oggi siamo in attesa del parere della Conferenza Unificata, rispetto alla proposta presentata con Decreto Ministeriale n. 32605 del 30 ottobre 2019, consultabile sul sito www.anci.lombardia.it / Sezione Circolari, relativo al Piano di riparto dei fondi 2019. 
Dal Decreto si evince che, anche per il 2019, è stato proposto per la Lombardia il medesimo importo già erogato per il 2017 e 2018. 
In proposito ANCI ha presentato un emendamento, al fine di riconoscere l’aumento previsto per il 2019 (€ 40 milioni) non solo alle regioni da incentivare per l'apertura di servizi per l'infanzia, ma anche a quelle da sostenere per consolidare e ampliare i servizi educativi già avviati, tra cui la Lombardia. 
In merito alla programmazione regionale prevista dalla DGR 9 settembre 2019, n. 2108, ANCI Lombardia ha già segnalato alla Regione le difficoltà incontrate dai Comuni a programmare e gestire i servizi educativi, se i finanziamenti spettanti vengono comunicati a fine esercizio finanziario.
In proposito si affronterà l’argomento durante l’incontro del Tavolo regionale 0-6 anni previsto nei prossimi giorni, sottoponendo all’attenzione di Regione anche alcune questioni di ordine operativo sollevate dai Comuni e alcune proposte in merito alla programmazione territoriale dei servizi.
Il Dipartimento Istruzione informerà subito i Comuni in merito all’auspicata accoglienza dell’emendamento ANCI, al parere che sarà espresso dalla Conferenza Unificata e agli esiti del confronto con Regione Lombardia.

2. Servizi scolastici
In questo periodo le Scuole stanno presentando alle famiglie degli alunni i Piani dell’offerta formativa e dei servizi, in vista delle iscrizioni alle classi prime del prossimo anno scolastico, previste dal 7 al 31 gennaio 2020.
Numerosi Comuni ci sottopongono frequentemente un quesito, legato all’organizzazione del servizio mensa nella Scuola Primaria, nel caso in cui il Ministero non autorizzi il funzionamento di classi a 40 ore settimanali (il cosiddetto “tempo pieno”) o nella Scuola Secondaria di I grado, nel caso in cui il Ministero non autorizzi il funzionamento di classi a 36 ore settimanali (il cosiddetto “tempo prolungato”).
ANCI Lombardia ha diramato più volte precise indicazioni in merito alla normativa sulla fornitura del pasto agli alunni e ai docenti impegnati nell’assistenza in mensa, che riepiloghiamo qui sotto.
Il servizio mensa, come precisato dalla nota MIUR del 7 dicembre 2012, spetta in questi casi:
- Scuola dell’infanzia: quando la sezione funziona per 40 ore settimanali;
- Scuola Primaria: quando la classe funziona per 40 ore settimanali;
- Scuola Secondaria di I grado: quando la classe funziona per 36 ore settimanali.
Invece negli altri casi, cioè:
- quando la sezione di Scuola dell’infanzia funziona a orario ridotto;
- quando la classe di Scuola Primaria funziona per 24, 27 o 30 ore settimanali;
- quando la Scuola Secondaria di I grado funziona per 30 ore settimanali
non è previsto il servizio mensa, tant’è che il Ministero non rimborsa ai Comuni i pasti dei docenti impegnati nell’assistenza in mensa (v. nota MIUR 7 dicembre 2012, allegata alla presente).
Spesso, però, i Comuni, soprattutto alla Scuola Primaria, tenendo conto delle necessità delle famiglie e delle Scuole (che chiedono il rientro per due o tre pomeriggi), garantiscono comunque la fornitura del pasto e l’assistenza del minore. Lo possono fare, in autonomia, ma non sono tenuti a farlo. 
ANCI Lombardia ha sempre consigliato di precisarlo chiaramente alle scuole e alle famiglie, alle quali andrebbe chiesto il contributo per il costo del servizio, qualora il Comune non decidesse di prenderlo in carico.
Tale intervento va comunque concordato con i Dirigenti scolastici, all’interno della programmazione dei servizi scolastici, che dovrebbe essere il risultato di un confronto tra le parti (Scuola e Comune), alla luce delle richieste di tipo didattico, elaborate dalla componente docente ma compatibilmente con le risorse disponibili e con le legittime esigenze del territorio, rappresentate dai Comuni e dalle loro scelte di bilancio.

Cordiali saluti
Loredana Poli - Presidente 
G.Vismara - Coordinatrice
Dipartimento Istruzione Educazione Edilizia scolastica

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