ASSEMBLEA REGIONALE
Cambiano i governi, cambiano le coalizioni, ma il problema italiano sembra sempre lo stesso: "che le norme siano saldamente in mano della tecnoburocrazia dello Stato" questo il parere di Enzo Bianco, presidente del Consiglio Nazionale di ANCI, che è intervenuto questa mattina all'Assemblea di Anci Lombardia.
Per Bianco un'emergenza da tenere sotto controllo è quella relativa alla riduzione dell'autonomia dei Sindaci, poichè negli scorsi anni "ci siamo innamorati del federalismo, ma non ci siamo resi conto che prendere qualsiasi decisione avrebbe previsto il coinvolgimento di dieci passaggi diversi. E' fondamentale ridurre il numero di vincoli, aprendo una stagione di riforme, e tornare a lavorare in modo semplice e libero". Il Sindaco di Catania vede come fondamentale un riassetto istituzionale del Paese, poichè "ci sono troppe regioni e ci sono strutture che oggi hanno perso di senso, come lo statuto speciale. E' del tutto inutile concedere privilegi di status a una regione come la mia, quando poi se ne fa un pessimo uso".
Sulla Legge di stabilità Bianco si è detto in attesa di conoscere i dettagli, anche se si è dimostrato fiducioso in merito alle anticipazioni, poichè "se fossero vere, questa legge di stabilità sarebbe la prima che non impone altri tagli ai Comuni, sarebbe un gran bene. Ed è fondamentale riuscire a lasciarsi alle spalle il patto di stabilità".
Per tutti questi motivi Bianco ha concluso auscpicando l'unità dell'Anci "per far sentire la nostra voce e difendendo i nostri interessi in tutti i contesti".
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