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EMERGENZA ARIA

I sindaci: sulle norme anti smog più chiarezza per i cittadini

28 Dicembre 2015

Lavorare in modo coordinato per facilitare l'incisività dei provvedimenti.

Tanti i pareri espressi dai sindaci intervenuti all'incontro convocato in Regione Lombardia per discutere del miglioramento della qualità dell'aria. Con un minimo comun denominatore: "C'è bisogno di un maggiore coordinamento tra Comuni, Regione e Governo, senza il quale non è pensabile agire in modo continuativo ed efficace".

Il rappresentante del Comune di Brescia ha segnalato di aver già avviato una politica di incentivazione di sostituzione dei diesel Euro 3 e ha sottolineato anche la necessità di lavorare per tempo e non sempre in ottica emergenziale. Uscendo anche dai provvedimenti esclusivamente simbolici: "I cittadini hanno bisogno di coerenza e costanza e le loro abitudini di vita possono essere cambiate con un approccio chiaro e credibile". Purchè, ha precisato Mario Colombo, responsabile del dipartimento Ambiente di ANCI Lombardia: "Ci sia poi un reale controllo della rottamazione dei diesel Euro 3".

Galimberti, sindaco di Cremona, nell'accogliere favorevolmente le proposte di Anci, si è detto d'accordo nel porre un'unica data di disallestimento dei diesel Euro 3, muovendosi con anticipo così da danneggiare il meno possibile i cittadini. E poi, ha evidenziato la necessità di coinvolgere le municipalizzate nel dialogo e anche di comunicare in modo unitario di fronte ai media, da parte di Regione e Governo.

Da Pavia, il sindaco De Paoli osserva: "Un trasporto pubblico che funziona è la vera svolta. A Pavia, la vita è cambiata da quando c'è il Passante Ferroviario, quindi le opere infrastrutturali servono e non devono essere messe in secondo piano". Forte anche l' appello alla generazione di automatismi, perchè il cittadino sappia sempre cosa succede al raggiungimento di una certa soglia,

Da Como arriva una precisazione importante sui flussi: "Non è per fare una gogna pubblica, ma per spingere il cambiamento dovremmo pubblicare i nomi dei condomini e degli edifici che sono fuori norma. E allo stesso tempo, tenere presente che una città come Como ha un problema legato al turismo "della domenica", in cui migliaia di persone arrivano, senza parcheggio e generano una situazione cronica ormai ingestibile. E' necessario incentivare l'uso del trasporto pubblico" .

Da Mantova arriva la richiesta di un piano comune per gestire le emergenze e di comunicazioni chiare ai cittadini "perchè sappiano esattamente cosa possono e non possono fare".

A Bergamo lavorano già con costanza per ridurre l'uso dei diesel Euro 3, e intendono lavorare anche per fissare una politica di rottamazione degli stessi. Un discorso da applicare anche alla caldaie fuori norma.

L'assessore Piacentini, da Lodi parla di un problema costante, per la sua città: "Stiamo cercando di capire cosa possiamo fare nell'ambito di una situazione emergenziale e anche nel lungo termine, senza però dover dipendere sempre dalle piogge". Nel frattempo, si chiede di adottare un unico regolamento edilizio, che possa spingere l'efficienza energetica degli edifici.

Situazione complessa anche a Lecco, da cui si chiede ancora una volta una data precisa per il blocco della circolazione degli Euro 3 e allo stesso tempo, maggiori risorse al Governo per l'incentivazione del trasporto pubblico locale.

A chiusura dell'incontro, è arrivata la soddisfazione del presidente Maroni, che intende lavorare sia sul fissare una data certa per la dismissione dei veicoli inquinanti, sia per pianificare un sistema di incentivi da almeno 200 milioni di euro (con l'aiuto del Governo), a sostegno dei cittadini".

(da Palazzo Lombardia, Valeria Volponi)

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