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Conferenza Unificata

Immigrazione, decreto enti locali, personale e scuola all'Odg di oggi

30 Luglio 2015

La riunione ha dato il via libera alla ripartizione delle risorse residue del Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati

Immigrazione, decreto Enti locali, Personale e Scuola. Sono stati questi i temi centrali della riunione di Conferenza Unificata svoltasi oggi a Roma presso il ministero degli Affari regionali e a cui, in rappresentanza di Anci, hanno partecipato i due vicepresidenti Umberto Di Primio e Roberto Pella, rispettivamente sindaci di Chieti e di Valdengo.
Una riunione che ha dato il via libera alla ripartizione delle risorse residue del Fondo nazionale per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati per gli anni 2012, 2013 e 2014. Tali risorse, pari a 21, 4 milioni di euro, andranno a quei Comuni che nel 2013 abbiano garantito almeno 10 giorni di accoglienza ai minori stranieri non accompagnati. Nel dettaglio, enti locali e governo hanno raggiunto l’accordo per 20 euro al giorno per minore per i Comuni che hanno accolto minori nel periodo 29 settembre 2013 31 dicembre 2013 e di 25 euro (sempre al giorno e per persona) come contributo aggiuntivo per quegli enti che hanno accolto minori dal 18 ottobre 2013 al 31 dicembre 2013. “Si tratta di una decisione molto importante – ha commentato Umberto Di Primio – che allevia il carico economico sui Comuni da tempo in prima linea nell’accoglienza”. Soddisfazione che Di Primio ha ribadito anche per quanto riguarda l’accoglimento da parte del governo di un emendamento Anci sul punto all’odg sulla sicurezza in mare nel settore idrocarburi. “E’ importante – ha rimarcato Di Primio – l’accoglimento della nostra proposta che si basa sul principio del ‘chi inquina paga’. Presentare subito e non a fine lavori le fidejussioni, a garanzia di potenziali responsabilità derivanti da operazioni in mare, è un fatto positivo per l’ambiente e per il cittadino”.
La riunione di oggi ha anche toccato il tema del personale in esubero delle vecchie Province su cui, riferisce ancora Di Primio, delegato Anci alla materia, “c’è stata un’importante apertura a un chiarimento immediato e dopo le deroghe introdotte nella conversione del decreto legge enti locali riteniamo di poter dare intesa anche perché è bene accelerare l’attuazione della legge delrio e il trasferimento del personale. Abbiamo chiesto al Governo poi di chiarire le modalità di attuazione della norma ai fini della verifica della presenza nel personale provinciale delle figure degli insegnanti ed educatori scolastici in modo da renderla immediatamente applicabile”. Il governo ha anche aperto alla possibilità di risolvere il problema degli educatori nei Comuni che hanno un contratto a tempo determinato e hanno già raggiunto i 36 mesi di contratto. “Oggi – ha evidenziato Di Primio – il jobs act non prevede la proroga dei termini per questi soggetti, proroga che però c’è per dipendenti della scuola. Chiediamo al governo di prorogare il contratto anche al personale in carico ai Comuni per impedire, a settembre, l’interruzione del servizio prestato da questi lavoratori”.  
Parere favorevole dell’Unificata anche alla proroga dell’accordo quadro sulle “Sezioni primavera” e quindi all’ampliamento dell’offerta formativa rivolta ai bambini dai 24 ai 36 mesi. Su questo ha riferito l’altro vicepresidente Anci presente, il sindaco di Valdengo Roberto Pella: “Abbiamo dato il nostro assenso – ha detto – pur sottolineando la costante riduzione delle risorse dal 2007 od oggi che ammontavano a 35 milioni nel 2007 e si sono ridotte a poco  meno di  10 milioni di euro per il 2015. Questo – ha continuato Pella - mette a dura prova la sopravvivenza dei servizi che in alcuni territori sono assicurati dall’intervento dei Comuni e in alcuni casi delle Regioni. Abbiamo quindi chiesto al governo di prevedere risorse aggiuntive, proposta che ha raccolto l’assenso del sottosegretario Faraone che ci ha assicurato che si farà il possibile per individuarle nei prossimi provvedimenti riguardanti la scuola.
Pella ha anche parlato del decreto enti locali su cui Anci ha dato il parere favorevole, pur evidenziando alcuni nodi ancora da sciogliere. “Aver ottenuto un decreto specifico per i problemi degli enti locali è un fatto importante – ha detto – ma ci auguriamo che nella prossima legge di stabilità si diano le risposte che ancora attendiamo. Per prima cosa limitare al 40% la quota non inclusa nel Patto di stabilità dei 530 milioni del Fondo perequativo Imu-Tasi che già è minore ai 625 milioni del 2014. Manca poi la completa erogazione del gettito Imu per i terreni agricoli e montani così come non ancora si interviene sulle difficoltà connesse all’introduzione del nuovo sistema di contabilità introdotto nel gennaio di quest’anno. E poi – ha aggiunto il vicepresidente Anci – la deroga, per i Comuni con popolazione inferiore a 10mila abitanti, al ricorso alle centrali uniche di committenza per spese al di sotto di una certa soglia. Su queste e su altre questioni ancora aperte – ha concluso e ribadito Pella – speriamo ci siano risposte nella prossima Legge di stabilità, come più volte chiesto dal presidente Fassino”. 

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