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Ambiente

Depaoli: "di fronte alla situazione dell'aria nella pianura o ci si arrende o si prendono delle misure"

28 Ottobre 2016

Nella Casa dei Comuni una giornata di formazione con l'Ordine nazionale dei Giornalisti

L'inverno è alle porte e, come ogni anno, porterà con sé i problemi legati allo smog, che tengono in ostaggio da anni la nostra regione e occupano le pagine dei quotidiani nazionali che lanciano l'allarme per la salute dei cittadini.
Per coinvolgere e sensibilizzare la stampa sul tema e spiegare le recenti misure approvate dalla Regione con il sostegno dei Comuni, Anci Lombardia, in collaborazione con l'Ordine nazionale dei giornalisti, ha promosso una giornata formativa che ha coinvolto diversi giornalisti.
Il tema dello smog è un tema scottante per gli amministratori locali, soprattutto perché i "Sindaci sono coloro che, per legge, devono tutelare salute dei loro cittadini" come ha ricordato il presidente di Anci Lombardia Roberto Scanagatti, che si può "risolvere solo con interventi di carattere strutturale, perché non esistono ricette magiche per togliere l'inquinamento". Ecco dunque, come ha detto Scanagatti, che "abbiamo preso decisioni importanti e avviato un tavolo di lavoro con Regione da cui è nato il protocollo approvato in questi giorni".
 
I Comuni e la stampa 
Paolo Pirovano, Segretario Consiglio nazionale Ordine giornalisti, ha aperto la sessione formativa ricordando il ruolo degli addetti all'informazione, poiché "dobbiamo essere i controllori di un sistema che va verificato e dobbiamo sempre applicare il nostro codice etico sia quando lavoriamo, che quando ci rivolgiamo ai nostri lettori sui social network".
Per raggiungere tale obiettivo è innanzitutto fondamentale conoscere il funzionamento e l'organizzazione dei Comuni, come ha spiegato Pier Attilio Superti, Segretario Generale di Anci Lombardia, che ha tracciato le caratteristiche delle amministrazioni locali, il ruolo dei Sindaci e ha evidenziato le difficoltà che gli Enti locali hanno superato negli ultimi anni. Superti ha continuato entrando nel merito della giornata, evidenziando come i Comuni in questi anni, per far fronte all'inquinamento, è stato fondamentale procedere su dati certi per l'analisi del contesto lombardo, organizzando anche iniziative nazionali come accaduto nel 2010, e collaborando con tutti i soggetti coinvolti nella questione.
Giancarlo Perego, giornalista che conosce bene le dinamiche cittadine da ex Capo cronista del Corriere della Sera, dopo la relazione di Superti ha posto l'attenzione sul necessario ruolo che la stampa deve rivestire per far comprendere la gravità dei rischi derivanti dall'inquinamento, ma anche per denunciare le difficoltà dei Comuni nel mettere in campo misure e azioni per risolvere la questione, perché "non possiamo arrenderci a raccontare solo l'emergenza, ma dobbiamo lavorare insieme per narrare ciò che accade ogni giorno".
 
Il protocollo regionale sull'aria
"Di fronte alla situazione dell'aria nella pianura o ci si arrende o si prendono delle misure" ha affermato Massimo Depaoli, sindaco di Pavia a cui è toccato il compito di presentare le misure che Regioni e Comuni hanno stabilito per far fronte al problema smog, visto il suo grande impegno per coordinare il lavoro degli amministratori locali che hanno collaborato al tavolo regionale nell'ultimo anno.
Depaoli ha evidenziato come "progressivamente la situazione dello smog è migliorata, grazie a investimenti su trasporto pubblico locale e sull'avviso di misure ad hoc", ma ha anche ricordato come "negli anni passati il presidente regionale Formigoni ha emanato diverse ordinanze per contenere il traffico, mentre in questi ultimi anni questi non è più stato fatto". In tale contesto, di fronte al persistere di una situazione di criticità verificatasi a fine 2015, "Anci Lombardia ha deciso di muoversi perché le azioni messe in campo dai Sindaci singolarmente non riuscivano ad essere efficaci e ad essere comprese". Ora, di fronte al protocollo regionale che prevede misure temporanee per il contrasto dell'inquinamento, Anci Lombardia si impegna a stimolare l'adesione da parte dei Comuni, perché "il limite evidente di questo protocollo è che l'adesione è da intendersi su base volontaria". Passando alle misure stabilite, Depaoli ha evidenziato come le azioni si basano sulla "misurazione su scala provinciale del livello di pm10 nell'aria che, se supera per 7 giorni consecutivi il limite massimo, fa scattare le misure" quali la limitazione dell'uso degli euro3 diesel, l'uso della biomassa legnosa, l'agevolazione delle tariffe del trasporto pubblico, etc.
Infine Rinaldo Redaelli, vicesegretario generale di Anci Lombardia, ha spiegato l'iter che ha portato alla stesura del protocollo, evidenziando come "molti dati che non conoscevamo ci hanno stupito, come quelli relativo all'inquinamento derivante dalla combustione delle biomasse legnose", che hanno un impatto maggiore rispetto al funzionamento delle caldaie a gas; oppure quelli legati all'usura del sistema frenante e dei pneumatici, maggiori rispetto a quelli degli scarichi delle automobili. (LS)
 
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