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A Boffalora d'Adda i piccoli Comuni chiedono risposte sulle nuove Aree vaste

29 Giugno 2016

Incontro con i comuni del lodigiano sulle riforme istituzionali

Anci Lombardia in trasferta a Boffalora d'Adda per incontrare i piccoli Comuni della provincia di Lodi e discutere di riforme.
Il Sindaco di Boffalora Livio Bossi ha salutato i presenti considerando come oggi si discuta "su un tema complesso che vede coinvolti i piccoli Comuni", molti dei quali interessati anche a possibili ridefinizioni dei confini territoriali delle province. Bossi, riferendosi alla sua esperienza in materia di gestioni associate ha quindi ricordato come "i piccoli comuni devono aggregarsi e superare i  campanilismi", al fine di "poter dare risposte adeguate ai territori".
Presente all'evento anche Giuseppe Sozzi, Presidente dell'Associazione dei Comuni lodigiani, per il quale "i piccoli Comuni sono davanti a 3 grandi sfide: affrontare gli assetti modificati della legge Delrio; avere le necessarie risposte in merito alla rappresentanza territoriale; ottenere chiarimenti in merito alla organizzazione dei territori di area vasta". Per Sozzi "il pregio delle province era quello di gestire i processi locali con una regia" ed oggi, in questo solco, si deve "creare una sinergia che vada oltre il lodigiano, in sinergia con la Citta Metropolitana", per "creare una dimensione sovracomunale che permetta di dare dei benefici ai territori". 
Gianni Rossoni, Presidente del dipartimento riforme di Anci Lombardia, si è quindi soffermato sull'esigenza della semplificazione dei servizi, perchè "la riforma incide sull'ente intermedio tra Comuni e Regioni, ed è necessario puntare sull'efficientemento dei servizi". Per Rossoni si dovrà ora capire "il ruolo che ricopriranno le aree vaste", e in questo quadro "le Unioni di Comuni saranno uno strumento per offrire ai nostri cittadini servizi di qualità". 
Ha quindi preso la parola il coordinatore del dipartimento riforme Egidio Longoni, che ha ricordato come l'Associazione ha "elaborato, grazie ai contributi di esperti e dei  territori, un documento sul riordino territoriali" che da importanza alle zone omogenee, intese come "l'ente di confronto per un'interlocuzione con l'area vasta". 

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