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Assemblea Assimpredil Ance, Scanagatti: "su Codice appalti dobbiamo evitare paralisi progetti"

22 Settembre 2016

Intervento alla Assemblea annuale dell'associazione costruttori edili

L'annuale assemblea di Assimpredil Ance Milano, Lodi e Monza, dopo molte edizioni segnate dalla preoccupazione per l'andamento  economico complessivo, guarda al futuro positivamente, soprattutto perché, come ha evidenziato il Presidente Marco Dettori nella sua relazione introduttiva, "il nostro territorio é fortemente attrattivo". 
Da qui può partire ripresa del Paese e, di conseguenza, il "sistema delle costruzioni si deve preparare", perché questo settore, con le sue imprese, "ha un valore moltiplicatore" sulla ripresa. 
Per poter creare sviluppo e crescita in un'ottica di qualità e attrattivita, Dettori evidenzia  le priorità da affrontare: innanzitutto "un cambio di rotta nell'approccio con la pubblica amministrazione" per avere certezza dei tempi e ridefinire i rapporti con banche. Secondariamente si devono "adottare processi diffusi di digitalizzazione della pubblica amministrazione". Ma la principale preoccupazione di Dettori è quella che riguarda i lavori pubblici, perché "il nuovo codice degli appalti ha introdotto cambiamenti importanti per rendere più trasparente ed efficiente sistema appalti, ma un cambiamento così profondo richiede di essere metabolizzato". Ora le "difficoltà non riguardano solo di imprese, basti vedere le difficoltà dei comuni che hanno drasticamente ridotto il numero di gare. Il rischio reale è che la fase di implementazione del nuovo codice possa affossare definitivamente un comparto che é determinante per la ripresa. Per questo chiediamo ai Comuni di portare avanti una battaglia comune su questo tema".
Sempre guardando ai territori Dettori ha evidenziato l'esigenza di "ripensare  all'ambiente e al territorio in un ottica di economica circolare" e su questo tema è importante il protocollo sottoscritto con ANCI Lombardia. Oltre a questo è necessario lavorare sulle regole del mercato privato sulla legalità, fattore che per Ance "è un pilastro per far crescere sistema sano e competitivo".

Scanagatti: "su Codice appalti lavoro per evitare la paralisi"
Roberto Scanagatti, Presidente di Anci Lombardia, ha salutato i presenti dichiarando che come sistema dei Comuni "condividiamo fino in fondo e nello spirito la relazione di Marco Dettori". Scanagatti prende quindi spunto dalla relazione del rappresentante dell'Ance per ribadire che "sul codice appalti dobbiamo fin da subito avviare un'azione di lobby per dire che accanto a elementi positivi ce ne sono altri che devono essere regolati, per evitare paralisi soprattutto su progetti già avviati". Non mancano delle riflessioni alle norme emanate in questi anni sul controllo della PA, considerando come "quando la legalità si trasforma in burocrazia perdono tutti", pertanto sono "necessarie delle correzioni anche sulla legge Madia in merito alla dirigenza pubblica". Scanagatti ha quindi affrontato il tema della "rigenerazione urbana, che è un obiettivo a cui tendere, altrimenti l'obiettivo di zero consumo di suolo è solo uno slogan".
Su un tema di forte attualità come le norme antisismiche, il sindaco di Monza ha riconosciuto che sull'argomento "ha fatto bene la Regione a normare, ma i comuni non hanno personale e risorse per ottemperare agli obblighi".
Infine un riferimento ai grandi progetti internazionali che riguardano le città, dove "non possiamo pensare di evitarli solo perché abbiamo il sospetto che possano essere occasione per il diffondersi della illegalità".

Regione Lombardia e l'importanza della legalità
Presente in sala anche l'Assessore regionale Mauro Parolini che ha guardato al "coraggio di ripartire" mostrato da Dettori evidenziando come oggi "Milano è il punto di maggior dinamismo della nostra regione, pertanto questa città deve essere l'avanguardia per una nuova ripresa". Per facilitare la ripresa, secondo l'assessore regionale, "la pubblica amministrazione deve capire che non vive di vita propria, ma ha senso se rende la vita dei cittadini e delle imprese più facile". Da quanto punto di vista è importante "garantire la legalità per fare le cose bene" e non per impedire che si realizzino. Anche per Parolini una priorità fondamentale è quella che riguarda il "Codice appalti: frutto di un lavoro ben fatto ma che non deve essere un blocco dell'edilizia ma finalizzato alla effettiva esecuzione delle opere".

De Albertis: "una rivolta etica per la legalità"
Gli interventi sono stati chiusi da Claudio De Albertis, presidente nazionale dell'Ance, che con determinazione si è rivolto alla platea dichiarando che "dobbiamo tutti assumerci una responsabilità e un'etica", soprattutto perchè "in mezzo a questo sistema di regole non si capisce più niente e deve esserci una rivolta, ma questa rivolta deve essere innanzitutto etica per la legalità. O facciamo un salto di qualità da questo punto di vista o non abbiamo direzione". De Albertis non ha risparmiato un'utocritica al sistema, evidenziando come "la politica è ormai in mano alle lobby, come la nostra, ma ci stiamo facendo del male". L'invito agli imprenditori è stato quindi quello di "fare dei passi avanti enormi perché altrimenti con che faccia andiamo dai sindaci a presentare i nostri progetti?"

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