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Anci a montecitorio

Decaro: "Spesa corrente, ci serve segnale"

13 Novembre 2017

Testo integrale disponibile online

“Rinnoviamo questo appuntamento annuale tornando qui nel luogo per eccellenza della nostra democrazia e nella casa della funzione legislativa. Una casa che però non può accoglierci: il nostro è l’unico ruolo istituzionale, su base elettiva, che mantiene il ‘privilegio’ della ineleggibilità. Cambiano le leggi elettorali ma la norma del 1957 non cambia. Eppure sarebbe più attuale e anche più corretto trasformare l’ineleggibilità in una ovvia incompatibilità. Ma noi ci siamo. In qualche modo ‘occupiamo’ quest’aula anche segnalando questa anomalia. E qui raccontiamo, attraverso le nostre storie, la ricchezza dei Comuni italiani provando a delineare i contorni delle “città del futuro”. Così il presidente dell’Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, nella relazione che ha concluso l’incontro “Le città del futuro. I sindaci nell’aula di Montecitorio”, al quale hanno partecipato 600 primi cittadini.

“Un momento importante di incontro e confronto con le istituzioni per noi che siamo il primo avamposto delle istituzioni – ha detto Decaro intervenendo dopo altri tredici sindaci che hanno raccontato buone pratiche adottate nelle loro città e nei loro paesi –, un momento in cui possiamo ribadire quel patto tra istituzioni nel quale profondamente crediamo. Finalizzato a dare ai cittadini quello che si aspettano dai loro rappresentanti: attenzione e cioè risposte e soluzioni. In questo ultimissimo scorcio di legislatura noi sindaci siamo particolarmente impegnati per ottenere nella legge di bilancio, già soddisfacente sotto l’aspetto degli investimenti, quelle garanzie sulla spesa corrente da cui dipendono i servizi che i Comuni assicurano”. La legge di bilancio in corso di discussione in parlamento è stata argomento toccato inevitabilmente da tutti i sindaci intervenuti. E naturalmente anche dalla presidente della Camera, dal presidente della commissione Bilancio, Francesco Boccia, e dal ministro per la Coesione, Claudio De Vincenti, che sono stati i loro interlocutori.

“Abbiamo bisogno di essere ascoltati – ha rimarcato Decaro –. Perché ascoltare gli amministratori locali e le loro richieste significa ricavare gli spunti per norme più efficaci, semplici e attuabili. È un principio. E come tale, vale quando si tratta di difendere, puntellare, aiutare a rialzarsi le comunità colpite duramente dal terremoto, vale quando bisogna stare al fianco dei sindaci sotto scorta per aver fatto il loro lavoro fino in fondo, senza paura, vale quando si cerca la strategia per rispondere a una domanda di sicurezza che viene dalle città e vale quando l’obiettivo, complicato, è quello di gestire i flussi migratori”.

Collaborazione tra istituzioni, capacità di ascolto e di mediazione per rispondere alle istanze delle comunità, senso di responsabilità sono le direttrici dell’agire dei sindaci. Che si appellano alle altre istituzioni. “Dare risposte – ha proseguito Decaro - è una missione. Tanti di noi la perseguono con creatività, sperimentando, attuando politiche delle quali si può misurare l’efficacia nel contesto più piccolo per poi adottarle nelle grandi città. Penso alla raccolta differenziata un servizio che sta cambiando: il porta a porta è nato nei borghi e si sta diffondendo ovunque. Penso al bando per le periferie, una grande sfida per città medie e grandi, una sfida che ci ha consentito di dimostrare la nostra capacità di guardare oltre il nostro campanile, di pianificare insieme nell’ambito di un’area vasta, e penso al bando aree degradate o al nuovo fondo per mettere in sicurezza edifici e territori. Penso alle risorse che ancora bisogna individuare per i piccoli Comuni, un patrimonio di questo Paese, ma anche, se sostenuto, un sistema di comunità che si proietta nel futuro. Noi proviamo a dare quelle risposte che invochiamo anche dai rappresentanti delle altre istituzioni. Ci proviamo perché l’alternativa sarebbe quella di assecondare i professionisti della lamentela, i contestatori a tempo indeterminato, accontentarsi di mettere in scena qualche teatrino da talk show dove nel chiasso generale vale tutto e non rimane nulla”.

Le parole conclusive del presidente Anci sono state per la presidente Laura Boldrini e per tutto il Parlamento. “Grazie di cuore signora presidente, grazie signori deputati e ministri. Grazie a nome dei sindaci italiani per questa occasione di incontro e di confronto e buon lavoro a tutti noi nella speranza, come esortava Alcide De Gasperi, che nella nostra azione quotidiana si riesca a tenere lo sguardo ben puntato non verso le prossime elezioni ma verso le prossime generazioni”. 

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