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Salute

Siglata Carta Italiana su diabete urbano, Pella: "Alleanza per migliori stili di vita ed ambiente partendo dai Comuni"

9 Novembre 2017

Online il documento “Italian Urban Diabetes Charter”

“Per la prima volta viene firmata un’alleanza che mette insieme amministratori, mondo medico e della ricerca sul tema importante della lotta al diabete. Un’alleanza concreta su un’azione da applicare nei prossimi mesi in tutti i Comuni e che, soprattutto, verrà portata all’attenzione del governo nazionale e di quello europeo. Grazie a questa best practice, l’Italia si candida a diventare il primo Paese europeo impegnato contro il diabete partendo proprio dai Comuni”. Lo ha sottolineato il vicepresidente di Anci e sindaco di Valdengo Roberto Pella intervenuto questa mattina alla presentazione della Carta Italiana sul diabete urbano, firmata oggi nella sede dell’Associazione da Health City Institute, gruppo di lavoro sull'Urban Health di Anci, Istituto superiore di sanità, le società scientifiche della diabetologia (AMD-Associazione medici diabetologi e SID-Società italiana di diabetologia) e della medicina generale (SIMG-Società italiana di medicina generale) e Cittadinanzattiva. 
Il documento “Italian Urban Diabetes Charter”, siglato in occasione della Giornata mondiale del diabete 2017, si propone di delineare i dieci punti chiave per guidare le amministrazioni locali, di concerto con le istituzioni sanitarie, scientifiche e accademiche, nel promuovere strategie per migliorare l’informazione, la rete assistenziale, la prevenzione e la cura delle persone con diabete di tipo 2, limitando i “costi sociali” dovuti alle complicanze e alla mortalità.
“La vivibilità del pianeta è la più straordinaria delle sfide. E questa sfida si vince certamente con i grandi accordi mondiali ma anche – ha ribadito Pellla -  con tutte quelle iniziative che migliorano la qualità del nostro ambiente e dunque la vita quotidiana dei cittadini. La salute dei cittadini è una delle priorità dell’azione dei sindaci italiani e oggi gli amministratori locali sono chiamati a progettare soluzioni per migliorare i determinanti della salute nei contesti urbani e consentire ai cittadini di oggi e alle generazioni future”, ha concluso il coordinatore del gruppo di lavoro ANCI sullo Urban Health.
Andrea Lenzi, Presidente di Health City Institute, ha parlato del diabete come “di uno tsunami che avanza, rivelandosi la malattia più rilevante e potenzialmente pericolosa del nostro secolo, per la crescita continua ed esponenziale della sua prevalenza”. Di fronte a questa sfida “la medicina da sola non basta, ma serve qualcos’altro, come stili di vita ed ambienti urbani adeguati, visto che – ha spiegato Lenzi – il diabete è la classica malattia non infettiva che in un ambiente urbano peggiora decisamente”.
Da parte sua Lino Del Favero, direttore generale dell’Istituto Superiore di Sanità ha evidenziato il valore del manifesto che, “mettendo insieme i diversi interlocutori, è occasione per fare un passo avanti nella lotta al diabete che passa sia da corretti stili di vita della popolazione sull’ alimentazione ma anche da una nuova cultura della mobilità”.
In occasione della firma della Carta, è stato inoltre presentato il “Programma C14+ - Pensare globalmente, agire localmente”, promosso da Health City Institute e Cities Changing Diabetes, in sinergia con il gruppo di lavoro sull'Urban Health di Anci e in collaborazione con il mondo scientifico. Il programma intende fornire, nei prossimi anni, alle amministrazioni cittadine e alle aziende sanitarie delle 14 città metropolitane italiane, ma non solo, informazioni e conoscenze per contrastare il diabete urbano e migliorare la qualità di vita delle persone con diabete.

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