“Nell’ultimo anno il numero dei minori stranieri non accompagnati arrivati sulle coste siciliane ha toccato quasi un terzo del totale dei migranti. Questo fenomeno non è più un problema del singolo Stato, né può essere considerato transitorio: continuerà ancora nei prossimi due o cinque anni, per questo non servono politiche di emergenza ma bisogna muoversi per rafforzare al massimo le iniziative congiunte dei paesi comunitari”. Lo ha detto il sindaco di Catania Enzo Bianco, presidente del Consiglio nazionale Anci e capo della delegazione italiana del Comitato delle Regioni, parlando davanti la commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni del Parlamento europeo sulla riforma del sistema comune europeo dell’asilo.
Venendo alle azioni che, alla luce della sua esperienza di sindaco di una città molto esposta ai flussi migratori ma capace di grande accoglienza, vanno messe in campo per gestire al meglio il fenomeno, Bianco ha indicato innanzitutto “gli interventi di cooperazione con i paesi di origine soprattutto dei migranti economici”. Creare “occasioni di sviluppo ed occupazione in quei territori può essere un forte deterrente a non partire per chi è disposto a rischiare il tutto per tutto per migliorare la propria condizione di vita”.
Secondo il presidente del Consiglio nazionale Anci va poi “rafforzata l’azione di contrasto alle associazioni criminali che lucrano sul traffico di uomini”, dando seguito all’azione che ha portato la “Procura della mia città ad incriminare e condannare all’ergastolo gli autori di alcune stragi avvenute durante l’attraversamento del Mediterraneo”.
Altro elemento fondamentale per il sindaco etneo, nell’ottica di un sistema comune, è “il buon funzionamento delle politiche di solidarietà e sussidiarietà: uno sforzo di accoglienza condiviso a livello globale è sicuramente più tollerabile rispetto a quanto accade se vincono gli egoismi”.
Il capo della delegazione italiana del Comitato delle Regioni si è poi soffermato sulle garanzie giuridiche da rafforzare specie in riferimento ai minori stranieri non accompagnati. “Nei due pareri, di cui sono stato relatore, sul pacchetto di proposte alla Commissione Ue in tema di diritto asilo e protezione internazionale, ho appositamente chiesto di rafforzare la figura del Garante dei minori”, ha ricordato Bianco auspicando il recepimento di questo passaggio giuridico contenuto nel documento adottato a larga maggioranza dal Comitato delle Regioni.
Infine, nella ricetta europea del sistema di asilo sono fondamentali anche le politiche di integrazione. “Durante la festa di Sant’Agata nella mia città, una vecchia discarica abusiva è stata trasformata in un giardino grazie all’azione congiunta di un gruppo di disoccupati e di minori stranieri. Ora quel giardino produce piante che vengono distribuite da una nota azienda. E’ questo un modello virtuoso – ha concluso il sindaco di Catania – di integrazione che parte proprio dal territorio”.