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SCUOLA

Nota Miur con indicazioni ai dirigenti scolastici sul pasto domestico

13 Marzo 2017

Il Ministero afferma che saranno le scuole a valutare e adottare le soluzione più idonee a far consumare agli alunni il pasto domestico

Il ministero dell’Istruzione,  Università e  Ricerca, con nota 9 marzo 2017, n. 4979, ha fornito indicazioni ai Dirigenti Scolastici sul consumo a scuola del pasto domestico, informando contemporaneamente di aver dato mandato all’ufficio legislativo di porre in essere tutte le iniziative necessarie a presentare ulteriori ricorsi contro le sentenze dei Tribunali che hanno riconosciuto tale diritto.
Il Ministero ha informato di aver avviato un confronto tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti, al fine di individuare, nelle more della definizione dei giudizi pendenti, possibili linee di condotta uniformi su tutto il territorio nazionale e ha comunicato che è in via di costituzione, presso il Ministero della Salute un tavolo  tecnico che dovrà  procedere, ai  sensi  dell'art. 144, c. 2, del  d.lgs.  50/2016, all'aggiornamento delle  Linee guida sulla  ristorazione scolastica, anche con lo scopo di fornire ulteriore supporto alle scuole e agli enti locali.
Quanto alle indicazioni relative al consumo a scuola del pasto domestico, il Ministero afferma che saranno le scuole a valutare e adottare le soluzione più idonee a far consumare agli alunni il pasto domestico, assicurando la tutela delle condizioni igienico-sanitarie e il diritto alla salute.
In particolare, indica ai dirigenti scolastici che la scuola dovrà operare affinché sia evitata la possibilità di scambio di alimenti, al fine di evitare eventuali contaminazioni, adottando misure analoghe a quelle utilizzate nei casi di consumo di diete speciali.
Il Ministero, infine, suggerisce alle scuole di chiedere il supporto del Servizio d’Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, operante presso le ASL, e raccomanda agli Uffici Scolastici Regionali di mantenere rapporti costanti con le scuole, per evitare che ci si discosti dalle pronunce della Magistratura, e di favorire l’interlocuzione delle scuole con le famiglie e la collaborazione con gli enti locali che garantiscono l’erogazione della mensa agli iscritti al servizio.
L’Anci, che ha più volte affermato di ritenere che il consumo collettivo dei pasti forniti dal servizio di refezione scolastica rappresenti un momento fondamentale di aggregazione, di  crescita pedagogica e di corretta educazione alimentare,  auspica  che al più presto  si  avvii il gruppo di lavoro interistituzionale, presso il Ministero della Salute.

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