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Welfare

Immigrazione, le azioni Anci per i Comuni, FAQ e gli emendamenti al decreto sicurezza

15 Marzo 2017

I contenuti dell'accordo con il Ministero

Le Prefetture lombarde, in queste settimane, stanno organizzando degli incontri con i Sindaci per fare il punto sull’accoglienza dei profughi, come sollecitato da Anci Lombardia in occasione della riunione con i Prefetti lombardi tenutasi a Milano lo scorso 3 marzo.

Su questo tema è operativo l’accordo Anci – Ministero dell’Interno in merito alla ripartizione dei soggetti sui territori.
L’accordo prevede innanzitutto l’entrata in funzione della “clausola di salvaguardia”, con la quale si interrompe l’invio di ulteriori profughi nei Comuni aderenti allo SPRAR che abbiano raggiunto la quota del 2,5 per mille di presenze. La clausola, oltre a rispondere alle esigenze più volte espresse dalle comunità locali, vuole favorire l’emersione di iniziative volte all’inclusione sociale dei soggetti ospitati per superare la gestione emergenziale del fenomeno migratorio.
Possono accedere allo SPRAR gli enti locali – primi tra tutti i Comuni - in forma singola o associata. La possibilità di partenariato tra enti locali (protocolli d’intesa, lettere di adesione, ATI, ecc.) vuole essere una formula a supporto dei Comuni più piccoli e per la condivisione di un’accoglienza a livello intercomunale. In questo caso dovrà essere prevista la figura di un Comune capofila.
Rimane aperta la questione relativa alla tempistica del progressivo svuotamento dei CAS, sostituiti dai centri SPRAR. Tali attività dipendono infatti dagli accordi intercorsi tra le Prefetture e i soggetti ospitanti, ed è per questo che Anci Lombardia ha sollecitato un confronto costante sul tema tra Prefetture e Comuni. 
Il provvedimento, inoltre, prevede che il cofinanziamento del 5% del progetto SPRAR può esser totalmente imputato ai costi del personale comunale impegnato nel progetto.

Per aiutare le amministrazioni locali Anci ha provveduto ad elbaborarele prime risposte alle FAQ sullo SPRAR avanzati dai Comuni, ed ha avviato un servizio di assistenza ai Comuni con una mail dedicata, accesso.sprar@cittalia.it.
In questa partita Anci Lombardia ha inoltre chiesto che una parte del finanziamento nazionale sia destinato alle Anci regionali per poter organizzare un supporto diretto ai Comuni direttamente sul territorio.

Infine Anci ha avanzato delle proposte emendative al decreto sulla immigrazione.

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