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Aree interne, Bianchi: "Produrre visione politica espressione del territorio attraverso la voce dei Sindaci"

13 Aprile 2017

Incontro in vista della Conferenza nazionale dei piccoli Comuni che si terrà a San Benedetto del Tronto il 30 giugno

“Oggi in sede ANCI abbiamo costituito un gruppo di lavoro sulle Aree interne, con obiettivi temporali e tematici in vista della Conferenza nazionale dei piccoli Comuni che si terrà a San Benedetto del Tronto il 30 giugno e all’assemblea di ottobre dell’ANCI nazionale”. Così il vicepresidente ANCI e Sindaco di Morazzone con delega alle Aree interne, Matteo Bianchi, a margine dell’incontro che ha sancito la costituzione del gruppo di lavoro su queste realtà che rappresentano la gran parte del territorio nazionale.
“Intendiamo produrre una visione politica che parta dal territorio, quindi la visione dei Sindaci sulla tematica delle strategie delle aree interne interagendo con la presidenza del Consiglio, il comitato nazionale Aree interne e l’Agenzia di coesione”. 
Sarà rilevante anche la collaborazione e il coordinamento con le Anci regionali che, insieme alle Regioni, hanno un ruolo fondamentale per lo sviluppo di una strategia delle aree interne. “Se riusciamo a mettere tutti attorno ad un tavolo – ha concluso Bianchi - cercando anche di aiutare alcune regioni che attualmente sono un po’ in difficoltà nell’essere di supporto ai comuni che hanno sviluppato queste strategie riusciremo a raggiungere il nostro obiettivo”.  

Sempre sulle Aree interne ma in particolare sui Piccoli Comuni, Massimo Castelli  - delegato nazionale dei piccoli Comuni e sindaco di Cerignale - ha affermato che “occorrono proposte concrete per fermare lo spopolamento. Il tavolo di lavoro che si è costituito oggi si pone, tra gli obiettivi, quello di attivare delle politiche per le aree marginalizzate e le aree interne in modo di innescare un “controesodo”: la possibilità per chi vi risiede di continuare a viverci ma anche creare le condizioni per lo sviluppo locale e nuova occupazione, condizioni essenziali per l’insediamento stabile di anche di giovani famiglie. “E’ ormai un’emergenza nazionale – ha proseguito Castelli - lo spopolamento che adesso viviamo in maniera evidente nelle aree terremotate, ma il terremoto e lo spopolamento colpiscono tutto il territorio nazionale. Intendiamo arginare il disagio insediativo e lavoreremo ad una piattaforma politica di proposta per il governo per cercare su ogni settore, dai servizi di cittadinanza al tema del lavoro dalla sanità alla scuola, dal trasporto agli insediamenti produttivi, occorre modificare ciò che non funziona nella legislazione attuale, a partire da una forte semplificazione, altrimenti non riusciremo a fermare l’esodo dai piccoli centri, se non vogliamo che fra dieci o vent’anni resti solo un deserto”. La riunione del gruppo di lavoro si è conclusa operativamente dandosi appuntamento subito dopo le festività pasquali e indicando come coordinatore Michele Malfatti per l’esperienza realizzata in Liguria sino ad oggi.

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