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Commissione immigrazione e welfare Anci: "Sistema accoglienza minori stranieri diventi stabile e strutturato"

18 Gennaio 2018

Biffoni si è detto fiducioso sul confronto con il Viminale per dare coerenza ad un percorso chiaro

“E’ fondamentale strutturare la sperimentazione già avviata dal ministero dell’Interno che, con risorse del Fondo Asilo, Migrazione e Integrazione, ha attivato centri di prima accoglienza per minori stranieri non accompagnati. Ma questo percorso deve diventare stabile, trasformandosi in breve nell’unico sistema di prima accoglienza per i minori, con una capienza e una diffusione territoriale tali da permettere ai Comuni di impegnarsi a fondo sul circuito della seconda accoglienza attraverso lo SPRAR, secondo quanto prescritto con chiarezza dalla legge Zampa”. E’ l’auspicio formulato dal delegato Anci all’immigrazione e sindaco di Prato Matteo Biffoni al termine della riunione congiunta delle commissioni Anci, Immigrazione e Welfare e Politiche sociali, dedicata al tema dei minori stranieri non accompagnati.
La riunione, presieduta dalle due presidenti delle Commissioni, Irma Melini ed Edi Cicchi, ha visto la partecipazione del Prefetto Gerarda Pantalone, capo del Dipartimento per le Libertà Civili e l’Immigrazione del Ministero dell’Interno, e di Tatiana Esposito, direttore Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Ministero del Lavoro.
Biffoni si è detto fiducioso sul confronto con il Viminale per dare coerenza ad un percorso chiaro: “i minori che arrivano, devono trovare un centro governativo per la prima accoglienza, e i Comuni si organizzano in maniera diffusa per accoglierli nella seconda fase inserendoli nel sistema dedicato che è lo SPRAR”, spiega il sindaco di Prato. Che ribadisce la disponibilità dell’Anci ad “essere protagonisti anche nella scrittura dei decreti attuativi della legge Zampa, che dedica un capitolo proprio all’accoglienza dei minori stranieri. Ci sembra che questa impostazione sia stata ampiamente confermata oggi in Commissione dagli autorevoli rappresentanti del Governo intervenuti”.
“Il 2018 deve essere l’anno della riattivazione concreta di una sede di confronto interistituzionale sui minori dove interloquire principalmente con le Regioni insieme ai ministeri”, commenta invece la presidente della commissione Immigrazione Irma Melini. Da parte sua anche l’augurio che “si arrivi anche al riparto del piano nazionale per i minori”, così come “si riveda la soglia dei 45 euro per il contributo giornaliero per ogni ospite dei centri di accoglienza. Tale forma di sostegno deve diventare più omogenea sul territorio e deve anche aumentare – spiega Melini - altrimenti i Comuni per garantire l’accoglienza dei minori saranno costretti a continuare ad impegnare risorse proprie”.
Da parte sua, nel suo intervento, il prefetto Pantalone ha espresso l’auspicio che nel 2018, alla luce del contenimento del flusso migratorio, si possa gradualmente abbandonare la strada dei Centri di Accoglienza Straordinaria, adottata in emergenza anche per i minori stranieri. Ha altresì assicurato che nella definizione dei regolamenti attuativi della legge Zampa sui msna Anci sarà coinvolta, trattandosi di un interlocutore istituzionale fondamentale nella gestione delle fasi di accoglienza dei migranti, secondo il modello dello Sprar.
La presidente della commissione welfare Anci Edi Cicchi ha ricordato il problema della omogeneità normativa sulle dimensione dei centri di accoglienza. “I centri dipendono da leggi regionali, quindi è necessario che ci sia una linea di indirizzo uniforme perché altrimenti molti comuni faticano nel fare la prima accoglienza e poi aprirsi alla rete Sprar”, ha detto l’assessore comunale perugino.
In merito alla questione della presenza nelle strutture dei Comuni italiani di numerosi minori di cittadinanza albanese, il direttore generale della Direzione Immigrazione del Ministero del Lavoro, Tatiana Esposito, ha illustrato le diverse interlocuzioni avute con il Governo albanese per una gestione condivisa del fenomeno, i cui primi risultati cominciano ad apprezzarsi in una riduzione dei flussi in arrivo a partire dallo scorso settembre.
In materia di misure di inclusione dei minori stranieri non accompagnati, la dottoressa Esposito ha inoltre rappresentato l’attenzione e il contributo del Ministero del Lavoro: il Ministero infatti ha investito e sta investendo risorse in programmi specifici di orientamento e formazione professionale, finalizzati all'avvio al lavoro e all'autonomia di minori e giovani adulti, in sinergia e a sostegno delle Regioni, quindi garantendo di riflesso la vivibilità e sostenibilità nelle nostre comunità.
Il Ministero del Lavoro ha infine rappresentato lo stato di avanzamento nell’attuazione del Sistema Informativo Minori, di cui si sono dotati già un centinaio di Comuni, tra quelli più esposti all’arrivo di MSNA, auspicando una collaborazione con ANCI per l’adozione da parte di tutti i Comuni di un Sistema che permette di tracciare non solo le presenze ma tutto il percorso dei minori in accoglienza, mettendo a sistema le diverse competenze istituzionali coinvolte e permettendo di abbattere i tempi burocratici delle pratiche connesse. Collaborazione su cui ANCI, oggi in Commissione, ha dato piena garanzia.

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