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#Anci2019

Il Futuro dei Comuni in una visione di sviluppo

21 Novembre 2019

Interventi dei Sindaci di Onore e Chiuduno e del Consigliere di Morazzone

Giovani, futuro, innovazione, piccoli Comuni e connettività sono state le parole chiave che hanno guidato la riflessione nel corso della prima sessione dei lavori dell’Assemblea di Anci ad Arezzo “Il futuro che ci (a)spetta” a cui hanno preso parte imprenditori e amministratori locali.
“Il modello economico dell’Italia si basa sui territori. E’ qui che si annida il saper fare, dove nascono prodotti ed esperienze che fanno sognare il mondo. Ed è proprio da qui che bisogna ripartire puntando su un piano di sviluppo a lungo termine del paese che tenga insieme i territori”.  Lo ha sottolineato l’imprenditore Andrea Illy che ha richiamato l’attenzione sulla necessità di avere fiducia nel talento italiano che genera innovazione e sviluppo.

La riflessione si è quindi spostata sui temi della connettività tra cittadini e territori, ma cos’è lo sviluppo e la connettività per gli amministratori locali?
Per Matteo Luigi Bianchi, consigliere comunale di Morazzone: “Il tema – ha affermato è invertire il trend dello spopolamento ma per ridare speranza ai giovani noi amministratori locali dobbiamo sollecitare la politica nazionale a mettere al centro dell’agenda politica i territori e i sindaci. Se si decentra il potere e si dà maggiore autonomia agli enti locali, il territorio si sente più partecipe alla politica nazionale”

Al centro del dibattito anche la necessità di facilitare la vita dei piccoli Comuni e rendere i giovani sempre più protagonisti delle nostre città. “L’età non deve essere né un merito né un demerito”, ha detto il sindaco più giovane Michele Schiavi, primo cittadino di Onore. “Noi giovani siamo speranzosi e vogliamo dare il nostro contributo all’innovazione del paese ma dobbiamo coinvolgere di più i giovani nelle scelte più importanti del paese. Sono sindaco di un piccolo Comune che conta circa 900 abitanti, ogni giorno affrontiamo la grande macchina della burocrazia, ci troviamo a dover affrontare gli stessi adempimenti amministrativi di una grande città con un personale ridotto”.

A richiamare l’attenzione sui piccoli Comuni e il contrasto allo spopolamento è stato anche il coordinatore Anci piccoli Comuni e sindaco di Cerignale, Massimo Castelli. “Dobbiamo invertire il trend dello spopolamento con politiche organiche. Se non invertiremo il trend ‘meno abitanti, meno servizi’ ci perdiamo l’Italia. Ci perdiamo la parte culturale del paese. Questa è una sfida che riguarda la politica nazionale”.

Nel corso del dibattito i relatori si sono confrontati anche sul tema dell’ambiente.
“La questione dell’ambiente secondo me non è stata capita e quindi la progettualità di medio e lungo termine non è stata fatta. In Italia affrontiamo i problemi in fase emergenziale e di esempi ne abbiamo a profusione”, ha detto Stefano Locatelli, sindaco di Chiuduno. “Dobbiamo altresì – ha ammesso – approfondire le questioni importanti legate alla innovazione e investire nei giovani dando loro la possibilità di esprimersi”.

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