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Il Comune 2030, Redaelli: "i giovani portano la scintilla dell'innovazione"

30 Marzo 2019

Conclusa l'iniziativa promossa dalla Consulta Anci Giovani Lombardia

"Di fronte a una partecipazione sempre numerosa e attenta alle iniziative che proponiamo e al lavoro congiunto degli associati per risolvere problemi e questioni, possiamo dire che Anci Lombardia gode di ottima salute". Con queste parole Rinaldo Redaelli, Segretario Generale di Anci Lombardia, ha salutato il pubblico presente all'ultimo incontro della rassegna "Il Comune 2030" organizzato dalla Consulta Anci Giovani Lombardia.
Rivolgendosi ai giovani Redaelli ha ricordato che un amministratore locale "riesce a lavorare grazie alla passione che lo muove", e ha esortato i presenti a mettersi in gioco alle prossime elezioni, perché "i giovani portano la scintilla dell'innovazione che li anima e che può supportare i colleghi più anziani".

Continuando questa riflessione la Presidente della Consulta Anci Giovani Lombardia Valentina Ceruti introducendo i lavori ha ricordato come "in un clima di sfiducia verso la cosa pubblica, Anci Lombardia ha deciso di puntare sulla Consulta Anci Giovani per pensare al futuro e ai Comuni 2030".
Gianluca Savoldi, Sindaco di Moscazzano e moderatore dell'evento ha proposto uno scambio di pareri tra i Sindaci sul tema della gestione associata, trovando tutti concordi sull'importanza dell'associazionismo per avviare percorsi di efficientamento dei servizi o di gestione di strutture sovraccomunali.

Sonia Belloli (Zibido San Giacomo) ha evidenziato come sia "fondamentale ragionare attraverso la gestione associata", riflessione condivisa da Paolo Gobbi (Vignate) per il quale la "collaborazione è fondamentale per erogare servizi e per innovare".
Dello stesso avviso anche sindaci di piccoli e grandi Comuni, come nel caso di Matteo Grossi (Sant'Angelo Lomellina), che ha evidenziato come la sua amministrazione si è mossa in questo campo, e di Roberto Di Stefano (Sesto San Giovanni), impegnato a sottolineare come "per un Comune di 82mila abitanti i rapporti con gli enti confinanti e le altre istituzioni sono fondamentali, perché su alcuni temi il confronto deve essere serrato". Di Stefano ha poi proseguito evidenziando come, proprio in virtù della collaborazione, "quando si diventa sindaco nel confronto istituzionale si deve abbandonare la parte politica, per andare verso l'idea di bene comune".

Ma dove si focalizza la collaborazione tra gli enti?
Per Magda Beretta (Senago) le getioni associate devono avere "due linee guida: il contenimento della spesa e l'efficienza delle attività", che non devono però portare a "perdere il legame con il territorio". Giorgio Monti (Mezzago) si è soffermato sui progetti attivati in Unione con il Comune di Bellusco, ricordando però che "il punto debole dell'Unione è il passaggio elettorale, che a volte innesca cambiamenti che determinano la revisione di tutti i progetti". Per Marco Segala (San Giuliano Milanese) invece, tra l'altro la gestione associata è "importante nel campo dei servizi energetici, basti pensare alle gare gas in Atem".

Gli interventi hanno visto impegnati anche due non amministratori comunali.
Selene Pravettoni Consigliere Regionale di Regione Lombardia, ha osservato che per "Regione avere come interlocutori deicomuni associati è più semplice" e ha assicurato che "Regione guarda con attenzione ai processi di fusione dove è importante ruolo cittadini che votano e decidono.
Alessandro Russo, Presidente di CAP Holding, ha infine evidenziato come la sua società rappresenta "l'esempio di come molti servizi non sono gestibili se non in forma associata".

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