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EDILIZIA SCOLASTICA

Spazio alla scuola, presentati i progetti dei Comuni vincitori del Bando regionale

15 Luglio 2022

Loredana Poli: Temi emersi pongono riflessione sul ruolo della scuola nell’ambito dell’alleanza educativa

Si è svolto questa mattina presso la Casa dei Comuni l’incontro “Spazio alla scuola: dal bando di Regione Lombardia verso la futura edilizia scolastica”, seminario che ha visto la presentazione degli esiti del Bando di Regione Lombardia “Spazio alla Scuola”, la cui graduatoria è stata pubblicata il 15 giugno scorso. 
Nel corso dell’incontro sono stati presentati i progetti vincitori e sono state messe in evidenza alcune indicazioni per la futura programmazione regionale e progettazione delle opere di edilizia scolastica. Il seminario è stato organizzato da Regione Lombardia, dalla Consulta Regionale Lombarda in collaborazione con Ordine e Fondazione dell’Ordine degli Architetti di Milano e Anci Lombardia.
Ha coordinato i lavori l’arch. Loredana Poli, Presidente del Dipartimento Istruzione, politiche educative e edilizia scolastica di ANCI Lombardia – Assessore Comune di Bergamo. Ha portato un saluto l’arch. Gian Luca Perinotto, Presidente Consulta Regionale Lombarda degli Ordini degli Architetti PPC: “Nel titolo – ha spiegato - ci sono due parole fondamentali: ‘scuola’ e ‘futuro’, parola, quest’ultima, a me molto cara, e se oggi non guardiamo ai problemi contingenti pensando al futuro, abbiamo sbagliato tutto. Questa iniziativa va nella direzione giusta”.
Prima della presentazione dei progetti, ha preso la parola l’arch. Francesco Bargiggia di Regione Lombardia che ha ringraziato la Consulta e tutti gli attori coinvolti: “Oggi presentiamo progetti riguardanti nuove realizzazioni e interventi di riqualificazione che rappresentano questioni che meritano di essere portati a fattor comune. Progetti con caratteristiche comuni, primo fra tutti la presenza di un’alleanza di soggetti locali che hanno elaborato una proposta, un discorso assolutamente valido per la costruzione di una scuola”. 
Il Comune di Bottanuco ha presentato il progetto vincitore che prevede la creazione di un nuovo campus. Uno degli obiettivi di mandato era proprio l’edilizia scolastica, con la volontà di mettere insieme un gruppo di professionisti a partire dal piano triennale dell’offerta formativa. Obiettivo del progetto è passare da una scuola dell’obbligo a luogo di cittadinanza attiva.
Il comune Capergnanica, comune con poco più di 2000 abitanti, ha progettato la nuova scuola totalmente sostenibile nel centro urbano; un progetto improntato all’interazione con la comunità con la realizzazione di un giardino attiguo, un’agorà e una palestra.
Presentato anche il progetto del Comune di Erbusco, assegnatario di fondi PNRR e fondo regionale, che ha optato per il secondo poiché Regione garantiva una maggiore contestualizzazione del progetto. Un progetto che nasce dalla demolizione di una struttura esistente degli anni ’70 con problemi di natura anche statica, e che ha visto la collaborazione di 40 professionisti.
Il Comune di Lecco ha presentato il progetto di riqualificazione nel centro di Lecco che sorge vicino al campus del politecnico di Milano. Si tratta della scuola De Amicis che ha un vincolo monumentale. Il bando permetterà di ristrutturare l’esistente con interventi di efficientamento energetico e riqualificazione delle aree interne. Il progetto vede anche la realizzazione di una biblioteca interna e la riqualificazione del verde interno. Il tutto nell’ottica di una nuova metodologia di insegnamento che non si terrà esclusivamente all’interno, ma che vedrà una continuità didattica tra spazi interni ed esterni, ed elementi a disposizione della cittadinanza, come la palestra, la biblioteca che avrà una libreria analogica e una digitale.
Il progetto vincitore di Parabiago vedrà la creazione di un polo appena fuori il tessuto edificato, dove è già presente una scuola secondaria e il parco Villoresi. Verrà valorizzato il paesaggio circostante che diverrà punto di riferimento per il nuovo quartiere che sorgerà e che metterà il polo scolastico in collegamento con il contesto urbano. 
Il progetto del Comune di Saronno che ha visto la luce grazie alla collaborazione dello studio tecnico, del Comune, della scuola e persino dei bambini, riguarda la scuola Rodari, realizzata negli anni ’70, che oggi presentava costi di manutenzione elevati.  Una struttura sostenibile che sarà ricca di aperture alla città. 
Dopo la presentazione dei progetti, Loredana Poli ha sottolineato alcuni elementi di riflessione emersi, come la dinamica interno-esterno, comune a tutti i progetti, che riguarda la didattica, ma anche l’apertura alla comunità esterna e alla città che la contorna; tema che porta a riflettere sul ruolo della scuola nell’ambito dell’alleanza educativa. Una doppia interconnessione che però non trova supporto nel quadro normativo attuale.
Il progetto “La scuola per ogni talento” di Ceranova (Pavia) che riguarda quattro comuni nasce dalla ricerca di una soluzione a problemi di dispersione scolastica e di trasporto. Su questo progetto, il Sindaco ha raccontato che è emersa la volontà di essere protagonisti e attori nella progettazione della scuola e del territorio di competenza. Verranno create attività itineranti per i 4 Comuni che partecipano al progetto con l’obiettivo di dare vita a una comunità più ampia, per questo hanno messo al centro il termine comunità. Il progetto si è basato su più tavoli di composti da docenti, alunni, con il supporto di una pedagogista e una psicologa. Spunti che sono stati rielaborati e forniti ai progettisti, per dare una risposta alle esigenze della comunità. Partirà un processo che sarà allargato alla comunità e inizierà un monitoraggio di impatto sociale. 
La prof.ssa Elena Granata, del Politecnico di Milano ha portato una riflessione più ampia. Per Elena Granata alla scuola vengono richiesti di incarnare diversi ruoli e i progetti presentati dimostrano che la scatola della vecchia scuola è finita. Le innovazioni rappresentate dalle nuove progettualità, come la sfida dell’outdoor, incarnano ciò che desiderano le comunità. In particolare a fronte dell’esperienza della pandemia, per la prof.ssa Granata “dobbiamo restituire ai nostri ragazzi una nuova esperienza educativa”. In questo contesto, il bando di Regione è stato molto innovativo e la scuola può diventare luogo di innovazione. 
L’arch. Marialisa Santi, dell’Ordine degli Architetti di Milano, ha sottolineato gli aspetti di collaborazione tra gli enti ringraziandoli per i risultati ottenuti. Mentre la dottoressa Valente della Fondazione Agnelli, che ha accompagnato il processo di costruzione del bando e il processo di selezione delle progettualità, ha messo in evidenza l’importante ruolo della committenza che ha il compito di permettere ai bandi di centrare l’obiettivo, identificare le esigenze e fornire indicazioni chiare ai progettisti. Quattro i temi sottolineati: l’importanza delle procedure, il pensiero progettuale completo, l’importanza di partire sempre dall’idea di scuola, ruoli chiari per i vari attori coinvolti “perché un progetto di qualità dipende da un processo di qualità”.
L’arch. Maurizio Cabras, Coordinatore Dipartimento Territorio, urbanistica, lavori pubblici, edilizia e patrimonio di ANCI Lombardia, è intervenuto sul tema della gestione della complessità. “Oggi presentiamo otto progetti importanti su 1500 comuni. I comuni arrivano da una situazione in cui con il patto di stabilità non potevano spendere e non potevano assumere nuovo personale. Quello che presentiamo oggi è un lavoro che abbiamo costruito già da tempo con gli ordini professionali, ma il primo compito che ci dobbiamo dare è quello di adeguare il quadro normativo e chiedere a Regione altre risorse per capitalizzare gli sforzi progettuali dei Comuni scorrendo le graduatorie”. Per Cabras l’aumento dei prezzi è “un tema che va governato insieme e su questo vogliamo maggiore interesse da parte di Regione; ci sono gare deserte e su questo dobbiamo capire cosa fare. Ci sono anche strumenti a disposizione, ma su questi temi sono necessari alleanze istituzionali. Sono necessarie task force di esperti, tecnici e gruppi di lavoro a supporto dei Comuni e questo si può fare solo insieme. Questo è l’impegno di Anci Lombardia con la nostra proposta dei centri competenza, a fianco dei comuni e degli ordini professionali”.
“Siamo pronti a un principio di sussidiarietà tra gli ordini professionali laddove gli enti abbiano bisogno di supporto. La scuola merita innovazione nella forma ma anche nei processi con cui si arriva ad essa, specie nel processo di progettazione” ha sottolineato L’arch. Stefano Rigoni, dell’Ordine degli Architetti di Milano.

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