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Legge di bilancio

Decaro: "Con emendamenti centrati importanti risultati per garantire servizi e investimenti dei Comuni"

18 Dicembre 2017

"E’ in gioco la sopravvivenza delle amministrazioni locali ma soprattutto, per esse, sono in gioco i servizi essenziali per i cittadini"

"Abbiamo lavorato duramente in questi mesi. Siamo stati pronti ad abbandonare il tavolo della trattativa, quando ci siamo accorti che non ricevevamo sufficiente attenzione alle richieste dei Comuni italiani. Ma ora diamo volentieri atto che quell’interlocuzione, a tratti anche aspra, con il governo, le commissioni e con i gruppi parlamentari ha portato a risultati proficui che si rifletteranno sulla capacità di spesa e di investimento dei Comuni. Altri continueremo a cercare di centrarne da qui all'approvazione della legge di bilancio". Lo dichiara il presidente dell'Anci e sindaco di Bari, Antonio Decaro, commentando con soddisfazione gli emendamenti che riguardano i Comuni, avanzati dall’Anci. "E’ in gioco la sopravvivenza delle amministrazioni locali ma soprattutto, per esse, sono in gioco i servizi essenziali per i cittadini", spiega. 
Il sistema dei Comuni fa fronte alla protezione civile come alla sicurezza, al welfare locale come allo sviluppo delle città. “Noi sindaci – dice Decaro - abbiamo chiesto in tutte le occasioni utili al governo e al parlamento che la legge di bilancio tenesse conto della lunga stagione di restrizione finanziaria da cui veniamo e insieme della convergenza, nel 2018, di alcuni fattori: dalla nuova contabilità al rinnovo del contratto per i pubblici dipendenti. Fattori assolutamente positivi, ma che si tradurranno in una compressione dei bilanci dei Comuni. Oggi possiamo dire che, con l’accoglimento di tanti emendamenti, abbiamo avuto risposte molto soddisfacenti. L’accantonamento al fondo crediti dubbia esigibilità è stato rimodulato con un risparmio pari a circa 300 milioni complessivi. Rivisitando le percentuali di perequazione, introducendo strumenti più flessibili per gestire il rientro finanziario degli enti in predissesto, confermando il contributo Imu-Tasi (altri 300 milioni dovuti per il mancato gettito nella fase di transizione da un tributo all’altro) si ridà fiato alla spesa dei Comuni. Le risorse per il bando aree degradate (250 milioni) o per interventi di messa in sicurezza di edifici e territorio (850 milioni in tre anni) o destinati a interventi di tutela dell’ambiente e dei centri storici dei piccoli Comuni (altri 20 milioni, oltre i 110 del fondo dedicato) o ancora il fondo per la progettazione degli enti locali (30 milioni) sono misure che sosterranno la capacità di investire dei sindaci”.
Mentre l’iter della legge di bilancio prosegue, martedì è previsto l’approdo in aula, il presidente dell’Anci sollecita: “Per le Città metropolitane e le Province si è già fatto uno sforzo che apprezziamo in termini di turn over del personale e anche di risorse. Riconosciamo al parlamento e al governo di averci dato quell’attenzione che chiedevamo, ma vorremmo un ulteriore impegno rispetto alle risorse per gli enti di area vasta e rispetto agli oneri contrattuali: una norma sul modello di quella che lo Stato ha previsto per le sue articolazioni”. 

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