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Assemblea regionale ANCI Lombardia - Intervento Fassino

13 Settembre 2014

Il Presidente dell'Anci si è soffermato sui temi della finanza pubblica, sostenendo che "è velleitario affidare le politiche di razionalizzazione della spesa a persone che stanno chiuse un un ufficio a Roma"

Al congresso regionale di ANCI Lombardia ha partecipato anche Piero Fassino, Presidente di ANCI, che ha voluto salutare il nuovo Presidente regionale Scanagatti e ringraziare per il lavoro svolto il presidente uscente Attilio Fontana.
Parlando ai numerosi Amministratori presenti all'Auditorium Gaber, Fassino ha indicato gli obiettivi prossimi dell'Associazione, considerando che si ha ora la necessità di aprire "una nuova stagione nei rapporti con lo Stato, basata su un riconoscimento effettivo dell'autonomia degli enti locali" e, in previsione dell'Assemblea nazionale di ANCI che si terrà a novembre, ha ricordato ai Sindaci che "dobbiamo essere molto netti in questo senso tanto più perché al Governo c'è un ex sindaco"
Tra le richieste che Fassino intende sostenere vi è il superamento del patto di stabilità, che "ha esaurito la sua funzione e si è tradotto in una prigione per i Comuni", l'affidamento agli enti locali della "gestione esclusiva della fiscalità" e della spending review.
Riferendosi alla legge Delrio, Fassino ha sottolineato che "la gestione dei nuovi assetti istituzionali può essere fatta solo se viene riconosciuta una autonomia forte ai Comuni, anche nel rapporto con le Regioni". "Se non vengono garantite alle Province le risorse per proseguire fino alla fine del loro mandato - ha proseguito - rischiamo che queste non riescano più a fare la manutenzione delle strade o delle scuole". Fassino ha spiegato quindi che l'Anci sta elaborando una serie di proposte per "rendere più convenienti le unioni di Comuni", e ha sollecitato a "incentivare il processo di riorganizzazione delle partecipate" perché l'apertura ai privati "è necessaria ma solo dopo un'accorpamento. In una fase di crisi di credibilità delle istituzioni il sistema democratico tiene grazie ai Comuni". 
Il Presidente dell'Anci si è soffermato quindi sui temi della finanza pubblica, sostenendo che "è velleitario affidare le politiche di razionalizzazione della spesa a persone che stanno chiuse un un ufficio a Roma: solo i sindaci possono fare la spending review". Questo "non vuol dire che siamo contrari alla spending review, ma chiediamo solo che sia ispirata da un criterio di autonomia. Diteci un obiettivo di saldo - ha concluso Fassino - e poi ogni sindaco deciderà in base alle sue esigenze".

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