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Cinema e teatri - luoghi di cultura e aggregazione sociale o capannoni? Il seminario a Milano

5 Marzo 2015

Strumenti, incentivi e proposte per la fiscalità locale sono stati al centro del confronto tra gli amministratori intervenuti all'appuntamento

Immaginiamo il futuro. Tra dieci anni saranno ancora attive le sale di spettacolo attualmente in funzione nelle nostre comunità, quei teatri e cinema gestiti con passione da chi anni fa ha creduto nel valore sociale di questi luoghi di aggregazione e di cultura? Questi spazi dove le persone si incontrano, condividono esperienze, si confrontano, socializzano, sono da catalogare come strumenti di welfare o come capannoni ad uso industriale?
Per rispondere a queste e a tante altre domande, il Dipartimento Cultura, giovani e sport di ANCI Lombardia ha organizzato un seminario, tenuto il 4 marzo 2015 a Milano nel Cinema Apollo Multisala. Erano presenti autorevoli esponenti del mondo dei Comuni e dei gestori delle sale spettacolo. 
Ha aperto i lavori Paola Bocci, Consigliere comunale di Milano, Vicepresidente del Dipartimento Cultura di ANCI Lombardia e membro della Commissione nazionale ANCI Cultura. Sono poi intervenuti: Enrico Di Mambro, Presidente AGIS nazionale; Filippo Del Corno, Assessore alla Cultura di Milano; Michele Truglio, funzionario del settore tributi del Comune di Milano; Gianluca Galimberti, Sindaco di Cremona e Gianpiero Bocca, in rappresentanza delle sale di comunità.
“Teatri e cinema hanno una funzione pubblica” – ha dichiarato Paola Bocci. – “Sappiamo che i Comuni hanno tanti problemi e poche risorse, ma se pensiamo a ciò che è essenziale o superfluo nella vita delle nostre comunità, dobbiamo valutare con attenzione al ruolo svolto da questi spazi culturali e di incontro. A Milano abbiamo previsto agevolazioni significative, intervenendo sulla fiscalità locale. Ma non c’è solo l’IMU; andrebbe valutato anche l’impatto della Tassa rifiuti, considerando che i costi sono parametrati alla quantità di rifiuti prodotti”.
“Gli enti locali possono svolgere un importante ruolo di regia” – ha dichiarato Filippo Del Corno – “Non si tratta solo di ridurre tasse o erogare finanziamenti, ma di costruire con i soggetti interessati i presupposti perché questo sistema regga, anche rendendo consapevoli i cittadini del valore di questo patrimonio culturale, che è uno degli elementi costitutivi della nostra identità”.
“I Comuni sono consapevoli della funzione sociale svolta da cinema e teatri” – ha precisato Galimberti – “E’ necessaria una forte interlocuzione con ANCI e con i territori. A Cremona abbiamo costituito una cordata con 25 Comuni sui cui territori si trovano teatri di fondazione ed abbiamo ottenuto importanti risultati. L’Art Bonus, l’agevolazione che prevede la defiscalizzazione del 65 % dei contributi versati, è stato esteso anche ai teatri di fondazione”.
Numerosi gli interventi dei presenti, interessati soprattutto a non lasciar cadere la riflessione iniziata con il seminario.
Paola Bocci ha assicurato l’impegno del Dipartimento Cultura, giovani e sport di ANCI Lombardia a valutare ulteriori iniziative di approfondimento e possibili sinergie con i territori.
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