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Comitato delle Regioni - Prima riunione delegazione italiana

29 Gennaio 2015

Bianco e Fanelli: “Da Anci impegno concreto per far sentire voce territori”

“Registro un grande entusiasmo da parte della delegazione italiana del Comitato delle Regioni che oggi muove il primo passo del suo sesto mandato. E’ chiara la voglia di lavorare insieme, ognuno con le proprie prerogative di rappresentanza, per far sentire più forte la voce delle autonomie locali. Come Anci ci impegneremo per dare più autorevolezza alle istanze di Città e Comuni e la presenza del sindaco di Roma e del presidente Anci ne è la dimostrazione”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Nazionale Anci e sindaco di Catania, Enzo Bianco, introducendo i lavori della prima riunione degli amministratori che rappresenteranno l’Italia in Europa all’interno del Comitato delle Regioni.
“Il prossimo mandato – ha detto Bianco a margine della riunione – arriva in un momento difficile per il Paese e una partecipazione efficace nel CdR può essere l’occasione per superare un momento difficile anche tramite per l’utilizzo delle tante opportunità che ci vengono dall’Ue. Oggi – ha aggiunto Bianco – è il primo atto. Già dai prossimi giorni, daremo mandato ad un comitato ristretto, formato da due rappresentanti dell’Anci, uno dell’Upi, due dei presidenti delle Regioni e uno delle assemblee elettive regionali, di fare le proposte per articolare la nostra presenza, equilibrata politicamente a livello di organismi, nel Comitato delle Regioni”.
“Un’ottima partenza” anche per Micaela Fanelli, sindaco di Riccia e coordinatrice dei membri Anci nel Cdr. “Siamo chiamati da subito a definire i principi di questa sesta legislatura e per prima cosa serve un forte raccordo tra istituzioni locali. Poi occorre un raccordo più forte in seno al Cdr e nel confronto con le altre istituzioni europee. Anci – ha rimarcato Fanelli – metterà tutto il suo impegno che è stato anche sancito con il nuovo statuto votato nel corso dell’ultima assemblea di Milano, dove all’articolo 28 si mettono al centro le attività in seno all’Europa come punto centrale di azione associativa”.
Per Fanelli la sfida della nuova delegazione italiana sarà affrontare “i dossier caldi sul tavolo; dal Piano Juncker alla riprogrammazione del nuovo ciclo 2014-2020 dei Fondi Ue, passando per le politiche urbane fino a quelle di Coesione. Un clima molto positivo -  conclude quindi il sindaco di Riccia – e se questo è l’incipit dell’avventura che ci accingiamo ad iniziare, l’auspicio è che ogni membro italiano del CdR interpreti al meglio il proprio mandato, per far sentire più forte e unita la voce dei territori in Europa”.

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