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Giorno Memoria - Fassino: ''Abbiamo il dovere di non essere indifferenti, va garantita una società libera senza paura''

27 Gennaio 2015

Segretario generale Anci “settant’anni fa si aprivano i cancelli di Auschwitz. L’orrore e la violenza inflitta si resero palesi"

"L'indifferenza è stata una delle ragioni per cui si è consumata la più grande tragedia della storia, noi abbiamo il dovere di non essere indifferenti perché mai più l'umanità conosca orrori analoghi e per far vivere i valori di libertà, rispetto e tolleranza e garantire che ciascuno possa sentirsi libero senza paura e senza dover nascondere la propria identità". Lo ha detto, il sindaco e presidente dell’Anci Piero Fassino, commemorando il Giorno della Memoria.
"Un giorno - ha proseguito - di ricordo per trasmettere alle nuove generazioni l'orrore di quanto accaduto perché si può pensare che una cosa del genere non possa più accadere, ma gli ultimi 70 anni di storia ci dicono che non è così".
Nelle parole del primo cittadino un riferimento anche ai fatti più recenti. "Quanto accaduto a Parigi - ha ricordato - ci ha resi consapevoli che è una cosa che riguarda tutti perché ha messo in causa i valori di convivenza civile, rispetto della persona umana, tutela della dignità della persona: valori fondamentali perché la società possa essere libera".
Per il sindaco, il Giorno della Memoria consegna "a ciascuno di noi l'impegno morale a contrastare ogni forma di violenza, intimidazione, intolleranza e sopruso per garantire che la nostra società sia capace di rispettare tutti".
Da parte sua il segretario generale dell’Anci, Veronica Nicotra, che stamattina ha partecipato alle commemorazioni della Giornata della memoria nell’Aula della Camera dei deputati, ricorda come proprio “settant’anni fa si aprivano i cancelli di Auschwitz agli occhi del mondo. L’orrore e la violenza inflitta si resero palesi. La cerimonia svoltasi oggi nell’Aula di Montecitorio, con una testimonianza di chi ha vissuto l’indicibile, con la musica che unisce le emozioni dei popoli, ha toccato gli animi di ciascuno condannando l’indifferenza che genera ogni giorno sofferenza e che è la causa del male. Questa giornata, che coinvolge in primo luogo i ragazzi, deve essere un inno positivo al valore della vita, di ogni vita preziosa in se’, della dignità dell’essere umano, contro ogni discriminazione. In tutti i Comuni, nelle scuole, oggi ci si ferma con il pensiero ed il racconto, con il cuore pieno di speranza che indifferenza, intolleranza e violenza siano sempre più sconfitti”.
Al segretario generale Anci si uniscono le voci sindaci italiani che da Nord a Sud hanno commentato il senso e il monito della giornata.
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