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Il Pontefice ai sindaci: ''Siate mediatori comunità, pronti a stancarvi per rispondere bisogni dei cittadini''

7 Aprile 2014

Sabato una delegazione di Anci è stata accolta da Papa Francesco

Il sindaco dev'essere un ‘mediatore’, che “paga con la sua vita per l'unità del suo popolo”, non un “intermediario” che "sfrutta le necessità delle parti e prende una parte per sé”. Lo afferma Papa Francesco che questa mattina ha ricevuto in udienza speciale l’ufficio di presidenza dell’ANCI, guidato dal presidente Piero Fassino, una delegazione dei sindaci delle 120 città capoluogo di provincia ed i presidenti delle ANCI regionali.
"Mediatore - spiega Bergoglio - è colui che paga con la sua vita per l'unita' del suo popolo, per il benessere del suo popolo, per portare avanti le diverse soluzioni dei bisogni del suo popolo".
Replicando a ‘braccio’ al saluto del presidente Fassino, il Pontefice sottolinea che "dopo il tempo dedicato a fare il sindaco, quest'uomo, questa donna finiscono stanco, stanca, con la voglia di riposarsi un po', ma con il cuore pieno d'amore perché ha fatto il mediatore". "E questo vi auguro - aggiunge -: che voi siate mediatori. In mezzo al popolo, per fare l'unita', per fare la pace, per risolvere i problemi e anche risolvere i bisogni del popolo".
Il presidente Fassino, nel suo indirizzo di saluto, ha ricordato come, nella crisi degli ultimi anni,“i Comuni svolgono un ruolo decisivo per la tenuta del sistema democratico, contrafforti potenti capaci di inclusione sociale e di governo delle tensioni collettive”.
Malgrado la “riduzione di risorse pubbliche”, essi non rinunciano alla scelta di vicinanza alle loro comunità: “E’ ai Comuni, ai Sindaci che li guidano – ha proseguito il presidente - che i cittadini chiedono certezze per il loro futuro. E nella nostra responsabilità istituzionale noi sentiamo il dovere, morale prima ancora che politico, di operare ogni giorno per dare speranza, fiducia, certezze”.
Un impegno quotidiano che, per il sindaco di Torino, trova “un riferimento morale e una presenza viva nella straordinaria lezione di Giorgio La Pira, uomo di cultura e di dialogo, che fece di Firenze il crocevia dell’incontro tra civiltà, culture e religioni al servizio dei valori supremi di fraternità e di pace”. E per dare concretezza alla parola solidarietà, in vista del viaggio del Papa in Terra Santa, l’ANCI ha deciso di donare un’attrezzatura ospedaliera al Baby Hospital di Betlemme.
All’esempio del ‘sindaco santo’ di Firenze si è richiamato anche il cardinale, Lamberto Piovanelli, che in apertura dell’udienza ne ha rievocato la figura. “La Pira amò tanto l’essere sindaco: sindaco di Firenze e soltanto di essa, vivendolo come una consacrazione, come un fatto definitivo; quasi una missione ricevuta dal suo popolo”.
Al punto che, quando fu rieletto alla Camera, pur arrabbiato perché costretto a scegliere tra l’impegno nazionale e quello cittadino, scelse  Firenze di nuovo dimettendosi da deputato: “La sua scelta era, prima di tutto, sindaco”, ha ricordato Piovanelli. E lasciò la Capitale senza tentennamenti scrivendo di getto quel telegramma rimasto famoso: ‘Scelgo Firenze, perla del mondo (..)’.

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