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Riduzione valore ICI 2010, per Fontana ''la scelta del governo è incomprensibile'

8 Novembre 2012

Sono 50 i comuni lombardi che si sono visti ridurre drasticamente il valore dell’Ici 2010 (sul quali si basa la quota Imu destinata ai comuni). La lettera di ANCI Lombardia ai parlamentari lombardi

“Quella del governo è una scelta incomprensibile che dimostra, per l’ennesima volta, un’incapacità di fare programmazioni corrette”. Questo il commento di Attilio Fontana, Presidente di ANCI Lombardia, alla notizia che lo Stato ha diminuito, in modo unilaterale, il valore del gettito ICI dei comuni riferito al 2010, che era già stato verificato e sul quale si basa la quota di gettito IMU che viene destinata ai comuni.

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha infatti introdotto un ulteriore criterio per il calcolo del valore ICI di riferimento, non condiviso da ANCI, che altera – diminuendolo - il dato ICI desumibile dai certificati dei conti consuntivi dei Comuni. L’importo risultante è stato quindi confrontato con quello dell’IMU relativo agli “altri immobili” incassato con l’acconto di giugno e proiettato sull’intero anno e, a seconda delle discrepanze, è stato adottato dal Ministero un criterio correttivo nella destinazione della quota IMU ai comuni. Nella maggioranza dei casi la correzione è stata al ribasso e il Ministero ha reso noto tale modifica solo a fine ottobre, quando molti comuni avevano già impegnato le cifre precedentemente accordate, se non addirittura ricevute.
Forte è la preoccupazione dei sindaci lombardi, poiché sono 500 i comuni in Italia che si sono visti ridurre drasticamente il valore dell’Ici 2010, e circa 50 sono le amministrazioni lombarde che subiscono le gravi conseguenze del ricalcolo.
ANCI e IFEL (Istituto per la Finanza Locale di ANCI), per aiutare gli amministratori locali a trovare una soluzione al caso, hanno fatto presente la situazione ai responsabili del Mef ma questi fino ad ora hanno rifiutato ogni possibilità di ulteriore rettifica dei valori.
Fontana ha quindi dichiarato che “come ANCI Lombardia appoggeremo il ricorso dei comuni presso il TAR e solleciteremo il ministero affinché si ravveda sulle scelte sbagliate e sugli errori commessi”.

ANCI Lombardia ha quindi inviato ai deputali lombardi una lettera (qui allegata), nella quale si fa presente la situazione per riportare l'attenzione sul difficile momento.

Allo scopo di far presente l’emergenza al governo, ANCI ha inoltre organizzato per il prossimo 21 novembre a Milano una manifestazione nazionale che, inoltre, chiederà la riscrittura del patto di stabilità e la sua non estensione ai piccoli comuni.
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