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Scanagatti agli Stati Generali del Patto per lo Sviluppo: ''I Comuni preoccupati per i tagli. Proponiamo una riforma della tassazione locale''

27 Ottobre 2014

Preoccupano i tagli delle diverse manovre e le loro ripercussioni sui comuni e i servizi per i cittadini

“Il Paese deve invertire la rotta perché è necessario investire sul futuro e sulle giovani generazioni. In questi anni, purtroppo, non tutti hanno contribuito al risanamento del Paese allo stesso modo, e non tutti siamo stati chiamati a rispondere con lo stesso sforzo. Oggi abbiamo visto la bozza del bilancio regionale, che prevede nuovi tagli per 965 milioni di euro, e i Comuni non possono che essere preoccupati poiché non hanno più margini per intervenire, soprattutto in merito alla riduzione dei costi della politica". Queste le dichiarazioni del Presidente di Anci Lombardia, Roberto Scanagatti, nel corso della audizione agli Stati Generali del Patto per lo Sviluppo tenutisi oggi a Milano.
Scanagatti ha continuato considerando che “i Comuni sono preoccupati dall’impatto della Legge di stabilità che, sommandosi agli effetti della precedente manovra, impone un ulteriore taglio di 1,5 miliardi di euro. Come non bastasse le nuove norme sulla contabilità pubblica annullano di fatto l’effetto di allentamento del patto di stabilità previsto nella Legge stessa. I Comuni temono anche i tagli alle nuove Province e alla Città Metropolitana, che potrebbero mettere in discussione il ruolo di sostegno ai comuni di questi nuovi organi nel governo dei servizi su area vasta. Inoltre i tagli alle risorse delle Regioni avranno delle prevedibili ricadute sui Comuni e sulla coesione sociale, poiché se fino a ora gli amministratori locali hanno trovato soluzioni alla carenza di mezzi, in questo momento non è più possibile operare”.
“Chiediamo pertanto la possibilità di rinegoziare in modo partecipato le manovre, applicando i tagli secondo la logica dei costi standard e non in base una logica lineare” ha continuato Scanagatti, auspicando “il recupero del tema del federalismo fiscale, sul quale è necessario effettuare un’operazione verità, poiché la tassazione sugli immobili è municipale solo nel nome ma non nella sostanza, visto che l’IMU sugli immobili D è destinata allo Stato. Noi proponiamo quindi una riforma complessiva della tassazione locale e una sua semplificazione, affinché il suo gettito venga integralmente destinato ai Comuni”.
Il Presidente di Anci Lombardia ha quindi concluso dichiarando che “l’Italia non potrà ripartite fino a che si continuerà a far ricadere tutto lo sforzo per la messa in ordine dei conti pubblici sull’istituzione più vicina ai cittadini: i Comuni”.

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