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Anci e Confcommercio insieme per riqualificare le città

23 Aprile 2015

Secondo Piero Fassino “la riqualificazione e rigenerazione del tessuto urbano è una scelta strategica sia per il rilancio del tessuto produttivo e terziario, sia per offrire ai cittadini un più alto livello di servizi e una migliore vivibilità"

Siglato tra il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli  e il presidente dell’Anci, Piero Fassino, in occasione del Consiglio della Confederazione, un Protocollo di Intesa per la promozione della riqualificazione e della rigenerazione sociale ed economica delle aree urbane. Il ciclo economico depressivo degli ultimi anni ha generato un impoverimento delle città che ha colpito cittadini e imprese. Mai come oggi si rende necessario operare per aumentare l’attrattività complessiva del sistema economico delle città per portare effetti benefici per quanto attiene la vivibilità dei luoghi, l’occupazione e la qualità dello spazio pubblico.
Per il presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli, l’iniziativa vede le categorie del commercio, del turismo, dei trasporti e della logistica, dei servizi “proporsi come soggetti attivi della rianimazione dei centri storici e della riorganizzazione delle attività economiche e dei servizi ad essi connesse, in funzione del miglioramento della qualità della vita dei cittadini e della riconquista da parte delle città del loro ruolo centrale nella vita sociale, economica e culturale del Paese”.
Secondo Piero Fassino, presidente dell’Anci “la riqualificazione e rigenerazione del tessuto urbano è una scelta strategica sia per il rilancio del tessuto produttivo e terziario, sia per offrire ai cittadini un più alto livello di servizi e una migliore vivibilità. Così come un tessuto urbano qualificato offre più alti standard di sicurezza individuale e collettiva. Per questi obiettivi  serve un’azione comune dei pubblici poteri, degli operatori economici e degli investitori privati e proprio in questo solco si colloca l’intesa oggi siglata”.
Confcommercio e Anci avanzano una proposta di riforma legislativa sul tema delle locazioni commerciali che consenta ai proprietari di immobili di usufruire della cedolare secca come già avviene per i contratti agevolati (10%) nel caso affittino i negozi ad attività merceologicamente assenti individuate dalle amministrazioni comunali e riducano considerevolmente i canoni di locazione rispetto a quelli di mercato correnti.
Inoltre le parti vogliono sensibilizzare tutte le amministrazioni comunali affinché individuino nei nuovi PRGC, o nelle eventuali varianti, le aree oggetto di riqualificazione e rigenerazione urbana ai fini di un idoneo collegamento ai bandi diretti ed indiretti per l’utilizzo dei fondi europei, individuando un primo nucleo di Comuni sperimentatori.
La collaborazione tra Confcommercio ed Anci porterà alla definizione di nuove professionalità da utilizzare per la gestione del territorio e dei centri urbani anche con il contributo di importanti atenei italiani.
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