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Imu - Delrio: ''Non un euro in più nelle casse dei Comuni, ma passo in avanti su strada autonomia e responsabilità sindaci''

19 Dicembre 2012

Il presidente dell’Anci a Radio1: “I Comuni hanno accettato sfida efficienza e responsabilità. Occorre distinguere casi virtuosi”

“Quella dell’Imu è una questione parzialmente risolta: eravamo stati espropriati della principale fonte di sostentamento per i nostri servizi, e il ritorno dell’imposta ai Comuni è di certo un passo avanti dal punto di vista culturale e dell’autonomia. Detto questo, deve essere chiaro che ai Comuni non arriverà un euro in più rispetto al passato: gli introiti Imu compenseranno, e solo in parte, i pesanti tagli imposti dallo Stato centrale”. Lo ribadisce il presidente dell’Anci, Graziano Delrio, intervenendo nel corso del programma “Radio anch’io” su Radio1.
 
Il numero uno dell’Anci sottolinea comunque “il punto chiave, ovvero il superamento dei trasferimenti erariali: significa più responsabilità per i sindaci, nel gestire e nel far pagare l’Imu ai cittadini”.
 
Passando ai temi di ordine più generale, Delrio ricorda che “i Comuni hanno accettato la sfida dell’efficienza: la Corte dei Conti ha dimostrato che la nostra spesa corrente sta diminuendo, e abbiamo accettato la sfida della spending review e il principio della riduzione delle inefficienze. Non accettiamo invece che tutto questo si trasformi in tagli lineari. Occorre distinguere”. Lo stesso concetto vale quando si parla delle società partecipate dei Comuni: “Sono 4 mila in tutta Italia – precisa il presidente dell’Anci – e tra queste più della metà produce utili e occupazione. Abbiamo bisogno di distinguere, perché è vero che esistono i carrozzoni, ma è altrettanto vero che la maggior parte delle società di servizi partecipate dai Comuni non ha nulla da invidiare alle aziende private, offrendo servizi ai cittadini di grande qualità”.

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