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Legge di stabilità. Delrio ai sindaci: le questioni ancora aperte da affrontare col nuovo governo

27 Dicembre 2012

‘’Riassumere i risultati ottenuti dall’ANCI nel corso dell’esame della Legge di Stabilita’ appena approvata dal Parlamento, grazie anche alla mobilitazione delle ultime settimane’’. E’ questa la ragione che ha portato il Presidente dell’Associazione dei Comuni, Graziano Delrio a scrivere una lettera a tutti i Sindaci italiani.

Dopo aver ricordato che ‘’il quadro generale economico-finanziario che riguarda i Comuni contiene molti aspetti critici che necessiteranno che la nostra giusta battaglia continui, forti della correttezza delle nostre richieste sempre in nome dell’interesse generale’’ Delrio sottolinea il fatto che l’ANCI ‘’dall’Assemblea tenutasi a Bologna nell’ottobre scorso ha operato costantemente, senza risparmiare energie ed intelligenze  affinche’ le gravi e principali questioni che affliggono la finanza locale ricevessero adeguata e soddisfacente soluzione’’.
‘’Ricordo a tal fine – evidenzia - che abbiamo ottenuto che l’ulteriore taglio del luglio scorso di 500 milioni per il 2012 per i Comuni assoggettati al Patto di stabilita’ fosse imputato per l’estinzione o la riduzione anticipata del debito’’.
‘’Per quanto riguarda le nostre richieste per il 2013, abbiamo assunto numerose e pressanti iniziative dove e’ emerso con maggior chiarezza il crescente disagio di tutti gli Amministratori, sino a mettere in discussione la carica ricoperta grazie al consenso ricevuto dai cittadini. Su questi temi abbiamo registrato e ricevuto attenzione e preoccupazione ed in particolare il vigile sostegno del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Anche in questa fase particolare della storia del nostro Paese e nonostante le grandi difficolta’ in cui operiamo sempre vicini alla gente, dobbiamo sentire vicino a noi un sostegno non formale ma concreto e di straordinaria lucidita’ e lungimiranza del Presidente Napolitano’’.
‘’Certamente, dopo la pausa elettorale e con l’insediamento del nuovo Governo sara’ necessario persuadere della persistente insostenibilita’ dei tagli, nonche’ della necessita’ di scrivere un nuovo Patto di stabilita’ che consenta ai Comuni e alle Citta’ di programmare e di effettuare quegli investimenti necessari per la qualita’ della vita delle comunita’ e per sostenere l’economia dei territori. Abbiamo ritenuto pertanto  - conclude il Presidente ANCI - di invitare i Comuni a non approvare il bilancio di previsione, il cui termine di approvazione e’ peraltro differito al 30 giugno, pienamente consapevoli della necessita’ di mettere in campo tutta la nostra determinazione per risolvere questioni che attengono al ruolo stesso dei Comuni e alla vita concreta dei cittadini’’. 
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