"Complice la crisi, lo spread e il default, in questi anni ci sono state politiche miopi e confuse che non abbiamo potuto condividere. Finanziarie, norme e manovre che hanno costantemente e drasticamente tolto fondi ai comuni e solo grazie alla mobilitazione di ANCI è stato possibile limitare i danni". Così Ivana Cavazzini, presidente del dipartimento piccoli comuni di ANCI Lombardia ha aperto il suo intervento alla III Assemblea regionale dei piccoli comuni in corso a Pieve di Coriano. Il sindaco di Drizzona è subito entrata nel vivo delle questioni considerando che "entro il 30 ottobre dovremo compiere delle verifiche di bilancio e per appianare i buchi dovremo fare dei miracoli. Per mantenere i servizi ormai ridotti all'osso dovremo rivedere aliquote e tariffe ben sapendo che la popolazione è già esposta su questo fronte". Per Cavazzini però i piccoli comuni, nel frattempo, devono "credere che le promesse sull'imu che sarà interamente data ai comuni dal prosimo anno sarà mantenuta". Per la presidente del dipartimento vi è inoltre la "necessita di affrontare delle questioni aperte, innanzitutto l'applicazione ai piccoli comuni del patto di stabilita che sui nostri centri sarà una sciagura con conseguenze recessive sull'economia locale". In merito alle "gestioni associate ci sono norme confuse e chiediamo che vengano stabilite forme premianti per i comuni virtuosi e che si impegnano nelle gestioni associate. Chiediamo inoltre l'innovazione dei processi e l'avvio di seri progetti di semplificazione e di utilizzo efficace delle nuove tecnologie" ha continuato Cavazzini, evidenziando che "abbiamo intitolato questa giornata 'piccoli comuni, gandi riforme' e infatti noi siamo al centro delle riforme. Abbiamo bisogno di riprenderci il ruolo e l'autonomia e l'associazionismo è la strada per raggiungere questo obiettivo". Per il sindaco di Drizzona "La gestione associata deve essere la forma che sia in grado anche di gestire la politica delle funzioni anche in dimensioni superiori della nostra gestione associata. Dobbiamo avere una nuova logica politica di governante sovra comunale e per questo è indispensabile che le gestioni associate siano vere perché non è possibile che tutto deve cambiare affinché nulla cambi". Per raggiungere questi obiettivi, per il referente piccoli comuni di ANCI Lombardia, "serve che siano messe in campo delle risorse, senza le quali non sarà possibile attivare un processo di riforme vere. Nel resto d'Europa i comuni non sono stati lasciati soli a riorganizzarsi ma sono stati aiutati. Le riforme per quanto esigue dovranno essere dedicate a veri processi di riforma". Ecco quindi che un ruolo fondamentale sarà quello che giocherà Regione Lombardia, al quale ANCI ha chiesto un impegno concreto su questo fronte.