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Assemblea regionale piccoli Comuni - Cavazzini ''dobbiamo trasformare un obbligo in opportunità''

29 Giugno 2013

Per Cavazzini "potremo reggere e superare la durezza dei tempi solo se sapremo adattarci alla nuova realtà, adottando politiche stringenti che rilancino la crescita e ci permettano di continuare a garantire la coesione sociale e a rispondere ai nuovi bisogni" - Testo della relazione

"La IV assemblea regionale è un'occasione per dibattere i mille problemi di una situazione oserei dire drammatica. I Piccoli Comuni non sono soli: la grave crisi economica internazionale e la recessione che ci ha particolarmente colpiti hanno determinato un vero e proprio terremoto sociale, finanziario e istituzionale che non ha risparmiato nulla e nessuno" queste le parole di Ivana Cavazzini, Presidente del dipartimento piccoli Comuni e gestioni associate di Anci Lombardia, all'Assemblea di Pinarolo Po. Per Cavazzini "potremo reggere e superare la durezza dei tempi solo se sapremo adattarci alla nuova realtà, adottando politiche stringenti che rilancino la crescita e ci permettano di continuare a garantire la coesione sociale e a rispondere ai nuovi bisogni. Quindi solo se saremo flessibili, ricettivi e dinamici, e quindi un po' diversi da ciò che siamo ora, potremo “attraversare il fuoco” e riprenderci ruolo, capacità, autorevolezza e dignità; in una parola Autonomia". La referente dei piccoli Comuni lombardi ha sottolineato che i piccoli centri "non vogliono morire; tantomeno di immobilismo, di finanza o di burocrazia. Il legislatore ci ha indicato una via: con la legislazione sulle Gestioni Associate ha attivato un percorso che dal 2010 ha introdotto l’obbligatorietà della gestione associata. Il percorso però, lo sappiamo bene, non è stato né lineare né semplice". Per Cavazzini ora "siamo a metà del guado, il processo aggregativo è avviato ma perché arrivi a compimento non tanto nei tempi e nei modi previsti dalla norma ma perché si concluda con un rinnovamento complessivo coerente è necessario che anche la Regione si esprima, che manifesti un’assunzione di responsabilità chiara, che tenga conto delle autonome scelte dei Comuni". La presidente del dipartimento ha poi fatto il punto sui processi di Unione e di fusione di Comuni e in questo caso ha evidenziato che per raggiungere dei risultati sarà necessario attuare questo "percorso insieme: Comuni e Regione, e che è iniziato nella nuova legislatura regionale con l‘utile audizione di Anci Lombardia in Commissione Speciale per le Autonomie. Abbiamo proposto a Regione di partecipare alla costruzione di una “Carta delle Autonomie Lombarda” in cui l’azione responsabile dei Comuni sia un elemento fondante e centrale del riordino". Per Cavazzini "i Piccoli Comuni sono elementi irrinunciabili dell’impalcatura istituzionale italiana. Il nostro obbiettivo non è la conservazione: il mondo è cambiato e ci chiede di essere diversi. I nostri cittadini, preoccupati per il loro futuro e per quello del Paese guardano a noi con aspettative e richieste per certi versi nuove. Se sapremo interpretare il nostro ruolo trasformando, come dice il titolo della nostra assemblea, un obbligo in un’opportunità, se sapremo dare le risposte giuste allora potremo continuare a fare ciò che sappiamo fare meglio e che tutti ci riconoscono: il bene delle nostre comunità".

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