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Patto di stabilità regionale 2013 - chiarimenti sui criteri ripartizione risorse

19 Luglio 2013

Chiarimenti in merito ai criteri utilizzati nella ripartizione delle risorse messe a disposizione dal Patto di stabilità regionale 2013

A seguito delle richieste di chiarimento ricevute in merito ai criteri utilizzati nella ripartizione delle risorse messe a disposizione dal Patto di stabilità regionale 2013, si pubblicano le seguenti note.
1- Il DL n. 35/2013 ha riproposto per il 2013 il Patto di stabilità territoriale incentivato. Ricordo che questa misura è stata chiesta anche nel Protocollo di intesa siglato il 5 ottobre 2012 da Regione Lombardia, ANCI Lombardia e UPL.
2- Rispetto al 2012 il plafond del Patto di stabilità incentivato è complessivamente aumentato a 212 milioni di euro. Nel 2013, a differenza del 2012, 53 milioni di euro sono stati assegnati alle Province. Il plafond 2013 per i Comuni è, quindi, di 159 milioni di euro.
3- Il DL 35/2013 riserva obbligatoriamente il 50% del plafond complessivo ai piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti, visto che nel 2013 sono per la prima volta assoggettati al Patto di stabilità con bilanci che non concedono possibilità di manovra di fronte all’entità dell’obiettivo richiesto.
4- Per la ripartizione del plafond lombardo nel 2013 si sono seguite le medesime linee guida del 2012, riservando una quota complessiva del 10% per i Comuni interessati da Expo 2015 (destinatari di 3.298.821,81 euro) e per i Comuni Mantovani colpiti dal terremoto del 2012 (destinatari di 12.649.031,43 euro). Scomputando tali quote si è quindi reso disponibile un plafond di 143.530.679,11 euro, destinato per il 50% ai piccoli Comuni e per il restante 50% agli altri.
5- Nel 2013 è stato ribadito il limite per cui ciascun ente non può vedersi assegnata una quota superiore al 30% del totale del plafond (norma che non esiste nelle altre Regioni). In particolare tale limite interessa il Comune di Milano che nel 2013, a differenza del 2012, partecipa al patto regionale. Ricordiamo che sul Comune di Milano grava quasi il 50% dell’obiettivo del Patto di stabilità del comparto Lombardo.
6- La ulteriore distribuzione ai singoli Comuni del plafond del Patto di stabilità regionale incentivato del 2013 è stata in linea con quanto effettuato per la distribuzione del plafond del 2012, e attuata secondo i principi definiti dall’accordo tra Regione Lombardia, ANCI e UPL:
a. il 75.5% delle risorse è stato diviso tra tutti i Comuni sulla base dell’ammontare dei residui passivi. Il riparto di questa quota base si effettua nel seguente modo: come primo passo viene calcolata l’incidenza dei residui dei singoli enti sul totale del comparto e viene ripartita la quota base in proporzione. Successivamente si verifica che quanto assegnato non sia superiore alla somma richiesta dall’ente oppure che non ci sia sforamento al limite del 30%;
b. il 12% delle risorse sono state divise tra tutti i Comuni in proporzione alla loro posizione nella graduatoria degli indici di virtuosità. Il riparto di questa quota si calcola nel seguente modo: si elabora il numero indice (moltiplicando l'Indice di Virtuosità con la popolazione dell’ente) e si calcola l’incidenza di tale dato sul totale degli enti ammessi al riparto (sono esclusi da questa quota i comuni con Indice al di sotto di 20). La disponibilità a ricevere viene calcolata al netto di quanto già ricevuto dalla quota base e le eventuali eccedenze sono ripartite tra gli enti capienti;
c. una quota del 2.5% è stata destinata alla incentivazione della partecipazione al Patto di stabilità orizzontale. Per i comuni che cedono spazi è prevista una premialità fino ad un massimo del 30% delle somme cedute. Si ripartisce la quota tra gli enti che cedono e successivamente, quello che avanza, si ripartisce sul verticale tramite l’IDV con le stesse modalità del punto precedente.

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