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Cultura

Art Bonus - Trezzi: "strumento che permette misure concrete nei comuni"

30 Novembre 2015

Partecipato convegno alla Galleria di Arte Moderna a Milano

Con l'Art bonus si é avviata una nuova stagione per i comuni in campo culturale?

Questo è l'interrogativo lanciato da Paola Bocci, consigliere comunale di Milano e vicepresidente dipartimento cultura di Anci Lombardia, all'apertura del convegno "Siamo tutti mecenati" che si è tenuto alla Galleria di Arte Moderna di Milano.
Ilaria Borletti Buitoni, sottosegretario di stato del ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, ha annunciato come "l'Art bonus è stato confermato in questa legge di stabilità, con lo scopo di costruire una cultura della donazione e del mantenimento culturale". Il sottosegretario ha inoltre evidenziato come sia "fondamentale incentivare la partecipazione dei privati al processo culturale", perché "abbiamo un patrimonio immenso che deve essere visibile e visitabile".
Siria Trezzi, sindaco di Cinisello Balsamo e vicepresidente di Anci Lombardia, ha osservato che, per i comuni, Art bonus "non è uno strumento teorico e difficile da utilizzare, ma permette di usufruire di misure concrete". Per Trezzi "gli amministratori detestano la visione dei monumenti transennati, perché questo ci mette in subalternità rispetto a chi ha fatto della cultura un elemento trainante di sviluppo", per questo deve farsi strada l'idea che "far bene alla cultura significa far bene a tutto il sistema economico". 
I saluti della città di Milano sono stati portati da Filippo Del Corno, assessore alla cultura, per il quale "Art bonus ha avuto il grandissimo merito di far sì che possa esserci, tra i privati e il settore pubblico, un'alleanza non solo per tutela del patrimonio ma anche per migliorarne accessibilità". È quindi di fondamentale "importanza garantire la stabilità del provvedimento, perché per lo sviluppo non possono bastare interventi una tantum".
L'entusiasmo in merito alla misura si é percepito ascoltando i dati presentati da Carolina Botti, direttore di Arcus, la società per lo sviluppo dell'arte, che ha evidenziato come siano "1112 le erogazioni fatte da mecenati che, attualmente, hanno già stanziato una cifra superiore ai 43 milioni di euro".
Dopo una carrellata di esperienze comunali, l'onorevole Roberto Rampi ha riconosciuto come "Art bonus ha un valore molto forte nei comuni minori, dove con le realtà locali si può creare un legame vero di natura comunitaria", che permette anche di "rivedere l'idea che abbiamo del privato".
I lavori sono stati conclusi da Vincenzo Santoro, responsabile del dipartimento cultura e turismo dell'Anci, che ha ricordato come l'Anci "fin dall'inizio ha creduto in questo strumento, perché consente di reperire risorse per beni culturali, di aprire un confronto continuo sugli investimenti culturali e perché ha dato il via a nuove forme di coinvolgimento dei cittadini". Quello che ora è necessario nei comuni è sviluppare "una cultura del fund raising e avviare progetti di partenariato con soggetti di settori diversi".
Santoro ha dichiarato infine che l'evento milanese su Art bonus é il primo di una serie che Anci ha pensato.
 
 
 
 
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