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Riforma sociosanitaria, le domande dei Comuni e le risposte dell'Assessore Gallera

18 Ottobre 2016

Seminario nella Casa dei Comuni sulla riforma del welfare lombardo

Una discussione a 360 gradi sulla riforma sociosanitaria della Lombardia tra Anci Lombardia e Regione Lombardia è andata in scena questo pomeriggio presso la Casa dei Comuni.
Un momento "di lavoro e di approfondimento utile a capire come si applicherà la riforma nei territori" ha evidenziato la vicepresidente di Anci Lombardia Federica Bernardi accogliendo presso la sede dell'Associazione l'Assessore regionale alla sanità e al welfare Giulio Gallera e i rappresentanti dei Comuni.
 
Le osservazioni di Anci Lombardia
Graziano Pirotta, presidente del dipartimento welfare di Anci Lombardia ha ricordato come "con una lettera abbiamo chiesto alla Regione delucidazioni in merito a tre questioni fondamentali: la definizione della tempistica per le Assemblee dei Sindaci dell'Ats; la possibilità per l'assemblea dei Sindaci di scrivere un proprio regolamento di funzionamento che potesse essere utilizzato anche dalle assemblee di distretto; la riorganizzazione territoriale".
 
Le risposte dell'Assessore Gallera
Alle domande di Anci Lombardia ha risposto Gallera, che ha esordito rilevando come "la Regione Lombardia è sempre stata regione di grande eccellenza e ha sempre lavorato su bisogno sanitario dei cittadini, anche in questi anni caratterizzati da una situazione generale del paese di evidente contrazione delle risorse per la sanità"
Ma il quadro sociosanitario non è cambiato solo per le risorse, ma perché "il bisogno di sanità in questi anni è profondamente cambiato. Ogni anno in Lombardia spendiamo 18 miliardi per la sanità, di questi fondi il 30% vengono intercettati dai malati cronici" ha sottolineato l'Assessore, pertanto è stato normale rivedere "il sistema assistenziale, non più basato sull'offerta ma sulla domanda", affinché "i medici lavorino anche per il territorio".
Gallera ha ricordato inoltre come "il sistema sanitario lombardo è un sistema d'eccellenza perché si basa sull'integrazione del sistema pubblico e privato", pertanto in questo quadro "i cittadini devono continuare a essere liberi di scegliere".
L'Assessore è quindi entrato nel merito delle domande dei Comuni e ha dichiarato che "la divisione tra Ats e Asst è fondamentale, perché i Sindaci nell'Ats possono segnalare problemi e situazioni emergenti nel loro territorio", e continuando su questo tema ha evidenziato che "coi Comuni, grazie alla riforma, si può fare moltissimo perché tutto il tema del sociale è aperto alla costruzione di nuovi rapporti". 
Infine, "sugli ambiti e sulle loro dimensioni" Gallera ha assicurato che "si rivedranno solo con il consenso dei Comuni".

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