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Enti locali

Assemblea Piccoli Comuni - Gli interventi degli Amministratori locali

8 Ottobre 2016

Il confronto a Moniga del Garda tra gli Amministratori dei piccoli Comuni

All'assemblea dei piccoli comuni è intervenuto Pier Attilio Superti, che ha elencato alcune questioni aperte, tra cui quella della tassazione locale "che è un tema espressamente politico perché riguarda le risorse che si vogliono dare ai Comuni". Su tale questione si inserisce anche la tendenza a privilegiare i trasferimenti basati sui fabbisogni standard, perché "passiamo dai trasferimenti su base storica a quelli su base costi standard". In questa cornice è inoltre necessario porre attenzione al tema della semplificazione perché "serve porre i comuni nella condizione di poter operare".

Molti anche gli interventi degli amministratori in sala, di cui riportiamo una sintesi.
Angelo Riccardi, Sindaco di Villa Chiara (BS)
Si deve notare che alcune questioni poste sul tavolo dell'assemblea dello scorso anno sono stati affrontati, ma in questi anni non siamo riusciti a fare investimenti, ma ora la situazione sta esplodendo, basta vedere la situazione delle nostre strade. Ora come possiamo operare?

Federica Taddei, vicesindaco di Nuvolento (BS)
Abbiamo operato volontariamente per creare un'aggregazione con un comune non obbligato a fare Unione e viste le nostre attività e difficoltà nell'affrontare questo progetto, vogliamo che ci siano sicurezze per il futuro delle aggregazioni.

Giovanna Venini, vicesindaco di Caino (BS)
Sono tanti anni che discutiamo di piccoli Comuni ma la loro salute non sta migliorando, sono sempre in profonda sofferenza. Ho avuto esperienza amministrativa in comune di dimensioni più grandi e mi sono accorta che in un piccolo comune non ci sono risorse per lo sviluppo, se non attraverso gli oneri di urbanizzazione, ma non è possibile prostituire il proprio territorio per avere risorse.

Giovanni Pioltini, sincado di Albairate (MI)
Non concordo con idea di metterci assieme ad ogni costo, perché se non c'è esigenza di farlo non è necessario. Dobbiamo superare vincoli e limiti della burocrazia perché lavoriamo su documenti che continuano a essere superati e diventa impossibile lavorare. Dovete aiutarci a continuare a lavorare e a evitare ulteriori problematiche.

Laura Alghisi, sindaco di Verola Vecchia (BS)
Ho sempre espresso la mia forte contrarietà alle gestioni associate perché non trovo la loro positività. Oggi però scontiamo una rigidità nelle procedure e negli investimenti che ingessa il nostro operato, quali soluzioni possiamo attivare? Sui migranti penso che in un comune come il mio di 3500 abitanti ci può essere spazio per 4 o 5 presenze ma non si può pensare di scaricare su città di medie dimensioni 200 presenze o decine.

Stefano Tonni, assessore di Nuvolento (BS)
In un comune come il nostro di 4mila abitanti con il 12% di presenza straniera e con un improvviso arrivo di migranti senza poter costruire un percorso di accoglienza perché ospitati in una struttura privata, la situazione può diventare critica, perché le sensibilità dei territori sono diverse su un tema come questo ed è difficile far accettare la situazione se non è gestita con un progetto condiviso.

Luigi Bertoldi, assessore di Tignale (BS)
Problemi comuni rivieraschi sono quelli legati alla presenza di pochi abitanti che però diventano moltissimi durante la stagione turistica. 

Ivana Cavazzini, sindaco di Piadena (CR)
Siamo di fronte a governo che dice che non ci saranno più tagli, ma questo non basta perché abbiamo bisogno di nuove risorse che ci erano state tolte per emergenza. Su migranti è necessario tenere conto dei numeri dei territori, per vedere cosa succede nei singoli comuni che si differenziano per presenze di cittadini stranieri residenti o per questioni di risorse e spazi.

Presente in sala Enrico Brambilla, Capogruppo del Partito Democratico del consiglio regionale lombardo, che ha fatto il punto su alcuni temi sollevati e riguardano la politica regionale.

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