Welfare
Con Decreto interministeriale del 26 maggio 2016 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 18 luglio 2016), il Sostegno per l'Inclusione Attiva, già sperimentato in dodici Città (S.I.A.), è stato completamento ridisegnato e viene esteso a tutto il territorio nazionale.
Il Sostegno per l'Inclusione Attiva è una misura di contrasto alla povertà (misura ponte in attesa della introduzione del Reddito di inclusione) che prevede l'erogazione di un beneficio economico alle famiglie in condizioni economiche disagiate – rapportato al numero dei componenti – nelle quali almeno un componente sia minorenne, oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata.
Per fruire del beneficio economico, il nucleo familiare del richiedente deve aderire ad un progetto personalizzato di attivazione sociale e di inclusione lavorativa sostenuto da una rete integrata di interventi, individuati dai servizi sociali dei Comuni, in rete con gli altri servizi del territorio e con i soggetti del Terzo Settore, le parti sociali e la comunità in cui vive.
L'I.N.P.S., con circolare n. 133 del 19 luglio 2016 e con il successivo messaggio n. 3322 del 5 agosto 2016, ha fornito i primi chiarimenti e le istruzioni operative per l’attuazione del SIA.
Anci Lombardia e RisorseComuni hanno organizzato un seminario formativo per martedì 4 ottobre alle ore 9.30 e alle ore 14 due seminari, visibile anche in streaming, per presentare le esperienze maturate nella sperimentazione delle grandi città e intende considerare gli strumenti indispensabili per affrontare il ruolo che la legge attribuisce ai soggetti erogatori pubblici.
Approfondimenti e iscrizioni online.
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