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Enti locali

Autonomia e finanza locale, Superti: "coordinamento regionale per mettere in circolo maggiori risorse"

27 Ottobre 2017

Presentato a Palazzo Lombardia un primo disegno del Defr regionale

Anci Lombardia farà pervenire il suo contributo sulla trattativa che si apre tra Regione e Governo in merito all'autonomia, ma per il Segretario Generale Pier Attilio Superti, è innanzitutto "importante porre l'attenzione sul coordinamento della finanza pubblica regionale, sul quale si deve insistere perché Regione Lombardia può giocare un ruolo fondamentale, per garantire maggiore flessibilità sugli obiettivi finanziari dei singoli enti, fermo restando l'obiettivo definito a livello nazionale. In questo modo si potrà gestire il fenomeno dell'over shooting riscontrato da molti Comuni, per così mettere in circolo maggiori risorse".
L'occasione per presentare queste osservazioni è stata la riunione degli Stati Generali per lo Sviluppo che Regione ha convocato a Palazzo Lombardia per discutere il Documento di Economia e Finanza Regionale.
Per Superti un "secondo aspetto da prendere in considerazione è quello relativo al riconoscimento del ruolo delle autonomi locali", in merito al quale è importante "definirne le funzioni in modo semplice e tracciare gli ambiti ottimali per gestire al meglio i servizi e le funzioni".
Sul Defr il Segretario di Anci Lombardia ha chiesto innanzitutto a Regione di "garantire i fondi per le politiche di distretto", senza i quali verrebbero meno i servizi del welfare.

Lo scenario regionale: un fondo pluriennale per gli enti locali
In apertura della riunione l'assessore regionale Massimo Garavaglia ha considerato come la Regione Lombardia ha "un rating maggiore di quello italiano", e può contare su "tantissima liquidità a disposizione e un pochissimo debito", oltre a vantare un "ottimo sistema sanitario". In questo sistema la richiesta di "maggiore autonomia serve quindi per fare meglio le cose che già facciamo".
Non mancano però le "note dolenti", che per Garavaglia si riassumono nell'impatto delle manovre nazionali che hanno determinato un contributo lombardo al bilancio del Paese passato "da 614 milioni di euro nel 2014 a 1,8 miliardi nel 2017".
Per l'assessore è inoltre negativo il "divieto di prevedere degli investimenti coperti con debito: una regola che fa il male del paese perché blocca investimenti e sviluppo".
Partendo da queste premesse sono state presentare le linee guida regionali per il prossimo bilancio, che vedono l'istituzione lavorare per mantenere invariata le tassazione, aumentare la spesa degli investimenti a favore dello sviluppo economico, introdurre un fondo pluriennale per gli investimenti degli enti locali e aumentare gli investimenti in ambito sanitario. 
Per Garavaglia "siamo in una situazione economica che nota una ripresa e questa va sostenuta", inoltre si deve gestire la "questione immigrazione, oltre a monitorare l'emergenza abitativa e l'invecchiamento della popolazione".
Tra i tanti temi trattati dall'esponente regionale, attentione ha meritato la "nuova programmazione europea", che sarà declinata "per creare imprese e attrattività"; mentre in merito al territorio si drovranno "mettere in atto politiche per il contenimento dell'inquinamento e per attuare la disciplina per ridurre il consumo di suolo". (LS)

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