Territorio
L'attuazione della Legge regionale 4/2016 sull'invarianza idraulica, idrologica e drenaggio urbano sostenibile, e del Piano di gestione dei rischi di alluvione sono stati i due temi al centro del seminario promosso da Anci Lombardia a Milano e che ha visto una numerosissima partecipazione.
Un così alto numero di persone in sala, non può che evidenziare come sia: "forte l'attenzione su questi temi, ma rappresenta anche un invito ai Comuni a partecipare alla definizione delle norme, inviando contributi alla elaborazione del testo", come ha sottolineato Rinaldo Redaelli, Vice Segretario Generale di Anci Lombardia.
Il principio dell'invarianza idraulica è alla base della legge regionale 4/2016 al fine di prevenire e mitigare i fenomeni di esondazione. Sul tema è intervenuto Sergio Zanetti, Vice Presidente del dipartimento ambiente di Anci Lombardia, che ha sottolineato come siano evidenti "le emergenze ambientali legate alla forte antropizzazione dell'area lombarda", che hanno fatto sì come "tra la popolazione siano diventati fondamentale i temi dell'ambiente e del territorio. A questi fenomeni si sono aggiunte le modificazioni climatiche che ci portano a non saper gestire eventi come le sempre più frequenti bombe d'acqua. Ben venga quindi il ripristino dell'invarianza idraulica, che non riguarda solo il territorio lombardo ma anche quello nazionale. L'invito che oggi rinnoviamo ai Comuni è dunque quello di inviare le loro osservazioni su queste normative e da qui far ripartire il dialogo tra comuni, Anci e Regione".
Insieme alla norma sull'invarianza idraulica, il seminario ha approfondito le disposizioni per l'attuazione dei fenomeni alluvionali.
Roberto Ferrari, Presidente del dipartimento Protezione Civile e Sicurezza di Anci Lombardia, ha constatato come "la prevenzione assoluta delle alluvioni è evidentemente impossibile, ma il Piano deve ridurre l'impatto degli eventi alluvionali".