“Portare un tema fondamentale per l’Italia come quello delle aree interne sui tavoli dell’Unione europea. Riteniamo che i piccoli Comuni poco infrastrutturati debbano essere aiutati, per cercare di fermare il fenomeno spopolamento”. Così il vicepresidente Anci e delegato alle Aree interne, Matteo Luigi Bianchi, nel corso del convegno sulla strategia nazionale per le aree interne svoltosi questa mattina a Roma presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. “Invertire questo – ha aggiunto Bianchi – affinché i cittadini di questi territori possano continuare a viverci, lavorare e dare un futuro alle aree interne per renderle vivibili anche alle nuove generazioni”.
A Bianchi fa eco il presidente Ifel e sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli che ha ricordato come la strategia per le aree interne sia “un pezzo fondamentale dell’azione dell’Anci perché le aree montane ed appenniniche sono delle risorse importanti da riscoprire e da rivalutare”. “Dare cuore anima e identità a questa strategia affinché diventi visione” ha aggiunto Castelli che ha proposto di “restituire alle aree montane il loro nome. Non aree interne e basta ma Gennargentu, Sila, Simbruini e Sibillini perché dietro un nome c’è anche un destino”.