Un'esperienza di successo quella del Corso di perfezionamento “Gestire le migrazioni: formazione delle PA locali”, organizzato da Sapienza Università di Roma e da UnitelmaSapienza, in collaborazione con ANCI Lombardia, ANCI Sicilia, ANCI Umbria e Roma Capitale, nell’ambito del progetto, finanziato dal FAMI (Fondo Asilo, Migrazioni, Integrazione).
Alcuni numeri, illustrati nel corso della Conferenza finale di progetto tenutasi a Roma lunedì 27 febbraio, possono descrivere la buona riuscita del progetto: 194 lezioni erogate (ne erano previste 150), 741 discenti partecipanti (previsti 700), 155 Comuni coinvolti e 94 enti gestori di servizi comunali.

Visti i dati, Antonello Folco Biagini, Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza, ha sottolineato come organizzare questo progetto sia stato "giusto verso chi opera in università, verso gli studenti e verso chi opera fuori da questo contesto che deve mettere in pratica quanto trattato". Il corso ha registrato "risultati straordinari oltre le aspettative" e, "considerate le notizie della cronaca di oggi, ci fa capire che si deve continuare la formazione su questi temi", come ha evidenziato Leone Spita, Direttore CEMAS, Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
All'evento ha preso la parola Maria Assunta Rosa, della Direzione Centrale Politiche d’Immigrazione e Asilo, Autorità Responsabile Fondo FAMI, del Ministero dell’Interno, considerando che "il progetto è un processo di intervento che dobbiamo sostenere, e di questo modello vogliamo avvalercene", al fine di "decodificare, comprendere e mettere in campo politiche efficaci".

I risultati di progetto sono stati presentati da Mario Carta, dell'Università degli Studi di Roma UnitelmaSapienza e da Nadan Petrovic, dell'Università degli Studi di Roma “La Sapienza”.
Carta ha considerato come siano stati oltre quaranta i docenti intervenuti nel corso delle lezioni, allargando lo spettro di analisi della questione e dimostrando come sia "necessario inserire gli interventi per seguire il fenomeno migratorio in una filiera più ampia".
Petrovic, riassumendo quanto realizzato nei mesi del progetto, ha evidenziato come alcuni moduli abbiano riscontrato particolare successo, come quelli dedicati all'analisi del contesto socio/politico nei paesi di origine dei migranti.

Le ANCI regionali hanno giocato un ruolo importante in questa partita, sollecitando i Comuni a partecipare, e questo ha permesso di fare un'operazione strategica rispetto al tema della governance dell'immigrazione negli enti locali.
L'importanza della collaborazione con l'Università è stata "la porta delle competenze da trasferire ai Comuni", come ha evidenziato Anna Meraviglia, Coordinatrice Dipartimento Welfare di ANCI Lombardia. Meraviglia ha inoltre considerato come "questa proposta formativa aveva il plus di rivolgersi a tutto l'apparato comunale ed è un grande valore, perché tutto il Comune si è mosso per coglierne l'opportunità. Pertanto la rete che abbiamo creato va portata avanti, poiché è una ricchezza da non disperdere", dato che "non sarà il fermare l'immigrazione la soluzione del problema, ma il migliorare la capacità di gestirle".
Mario Emanuele Alvano, Segretario Generale di ANCI Sicilia, ricordando come le attività si sono sviluppate durante la stagione del Covid, ha notato che la difficoltà ha permesso di aprire nuove forme di formazione a distanza, concedendo così a tanti operatori comunali la possibilità di partecipare.
Silvio Ranieri, Segretario Generale ANCI Umbria, ha dichiarato che "i Comuni non possono fare finta di niente sul tema migratorio, perché i numeri, piccoli o grandi, sono significativi."
Sui numeri è importante quanto accade nelle città, visto che "320mila persone straniere vivono nella città di Roma e 560mila nell'area metropolitana", come ha ricordato Marco Pacciotti, Consigliere sulle politiche di accoglienza, Gabinetto Sindaco, Roma Capitale, per il quale serve "un percorso formativo adeguato per gli operatori", poiché "non possiamo farci trovare impreparati".
Visto quanto realizzato, i partner hanno quindi firmato dei Protocolli d’Intesa per proseguire l'intesa con nuove progettualità.