“Sono soddisfatto che il nuovo DPCM abbia dato soluzioni in merito all’espletamento dei procedimenti concorsuali che, a seguito delle prescrizioni legate al covid, aveva messo in difficoltà molti Comuni nell'assunzione dei dipendenti. Obiettivo auspicato da molti Comuni e raggiunto grazie anche all’intervento diretto degli Organi di Anci Lombardia e di Anci Nazionale”.

Così il Presidente di Anci Lombardia Mauro Guerra ha commentato le disposizioni contenute nell’Articolo 1, comma 10, lettera z del nuovo DPCM 15 gennaio 2021, relativamente alle modalità di svolgimento delle prove concorsuali.

Il Decreto mentre definisce in generale che è sospeso lo svolgimento delle prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, esclude i casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, consentendo quindi ai Comuni che sono in tale situazione di procedere.

Inoltre dal 15 febbraio 2021 saranno consentite le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova, previa adozione di protocolli adottati dal Dipartimento della Funzione Pubblica e validati dal Comitato tecnico-scientifico di cui all'articolo 2 dell'ordinanza 3 febbraio 2020, n. 630, del Capo del Dipartimento della protezione civile. Resta ferma in ogni caso l’osservanza delle disposizioni di cui alla direttiva del Ministro per la pubblica amministrazione n. 1 del 25 febbraio 2020 e degli ulteriori aggiornamenti, nonché la possibilità per le commissioni di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto.