La riproposizione per il 2024 e per gli anni a venire del Fondo per lo spettacolo dal vivo nelle periferie delle Città Metropolitane, con la sua dotazione finanziaria iniziale di 22 milioni di euro, così da renderlo effettivo e durevole stimolo alla partecipazione culturale dei cittadini, sostegno agli operatori di settore e strumento di perequazione territoriale. Questa la richiesta contenuta in una lettera che il presidente dell’Anci Antonio Decaro ha inviato al Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.
Nella missiva il presidente Anci ricorda l’impatto che il Fondo, attivo per le annualità 2022-2024, ha avuto sul tessuto socioeconomico delle 14 Città metropolitane: “Nel primo anno di attuazione, sono stati selezionati dai Comuni circa 360 soggetti beneficiari, con un ventaglio di attori operanti nello spettacolo dal vivo con modalità alquanto differenziate”, evidenzia Decaro. Quanto poi alla ricaduta su iniziative ed attività di formazione, “una proiezione al ribasso consentirebbe di stimare, in base al numero di beneficiari e ai dati parziali disponibili, in circa 5.000 attività culturali, tra spettacoli dal vivo e occasioni laboratoriali”. Mentre, per il pubblico “si può stimare la partecipazione nei primi due anni, di oltre un milione di cittadini e di un numero ingente di lavoratori dello spettacolo coinvolti”.
Tuttavia, nel 2023 la capacità finanziaria del Fondo è stata ridotta del 50% con il rischio di smorzarne l’impatto positivo su territorio e beneficiari, a causa di iniziative non riproposte e adeguatamente sostenute in modo continuo e sistematico, e secondo le attuali previsioni il Fondo cesserebbe dopo l’anno in corso . Da qui la richiesta Anci di ritornare all’iniziale dotazione finanziaria e di riproporre il Fondo oltre il 2024, che Decaro accompagna con l’auspicio di un più complessivo rafforzamento d’insieme delle politiche di sostegno al sistema dello spettacolo dal vivo, anche attraverso un consolidamento del FUS.