La riunione è stata aperta dall’introduzione del coordinatore nazionale dei presidenti della Anci regionali Maurizio Mangialardi. Nel corso della riunione alla quale ha preso parte anche Enzo Bianco, Presidente del Consiglio Nazionale dell’Anci, è emersa la priorità che nella Legge di Bilancio sia chiarito che ai comuni deve restare il libero utilizzo degli avanzi di bilancio. Al contempo è emersa anche la preoccupazione relativa allo stralcio dei piccoli crediti, quelli inferiori a 1.000 euro che, hanno chiarito i partecipanti, costituiscono gran parte delle entrate. Sulla risoluzione della questione relativa ai Bandi Periferie, Mangialardi ha chiarito che “ai comuni sono stati restituiti i fondi assegnati e che erano stati di fatto scippati ai comuni. Si tratta di un grande successo politico dell’Anci e del presidente Decaro”. 

Nel merito si sono presentati i contorni di una norma che prevede comunque che siano i comuni destinatari dei fondi ad anticipare tali fondi che poi saranno rifondati a partire dal bilancio 2019. Tra i temi sul tavolo anche quello relativo alla chiusura degli Sprar che, secondi i presidenti delle Anci regionali, sarebbe un passo indietro nell’autonomia dei sindaci. 

Con il metodo dei CAS ai prefetti è demandato il potere di decidere a quali comuni assegnare i migranti e in quali quantità di fatto esautorando i sindaci da ogni decisione. “Abbiamo lottato per ottenere un’equa distribuzione – ha aggiunto Mangialardi – e con la scelta del governo di puntare sui Cas, è chiaro che questa giusta allocazione non ci sarà più”. Sulle novità per quanto concerne Federsanità è stato presentata la sintesi del lungo lavoro che sarà tradotto in una deliberazione, che guarderà ad un nuovo ruolo della Anci regionali rispetto al delicato tema della Sanità. Al termine della riunione Anci Lombardia ha presentato ai colleghi il proprio bilancio sociale, strumento innovativo che garantisce comunicazione, trasparenza e partecipazione e che evidenzia gli effetti del lavoro svolto.