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Patto di stabilità: mobilitazione nazionale ANCI il 21 novembre a Milano per chiedere la riscrittura e la non estensione ai piccoli comuni

21 Novembre 2012

Manifestazione nazionale a Milano il 21 novembre in occasione di RisorseComuni. Raduno alle ore 9.30 presso Piazza Santa Maria delle Grazie. I sindaci con fascia tricolore.

 
  
 
Una manifestazione nazionale per chiedere la riscrittura delle regole per tutti i Comuni e ribadire l'assoluta insostenibilità e ingestibilità tecnica dell'estensione del patto di stabilità ai Comuni tra 1000 e 5000 abitanti e chiedere la sua cancellazione.
Con queste motivazioni l’Associazione nazionale dei Comuni italiani (ANCI) ha indetto per il 21 novembre a Milano una mobilitazione straordinaria.

I Sindaci e gli Amministratori locali - in fascia tricolore e con il gonfalone - sono attesi per mercoledì 21 novembre pv, a partire dalle ore 9.30 a Piazza Santa Maria delle Grazie a Milano (fermata Cadorna metropolitana linee 1 e 2).
La piazza è vicina al Palazzo delle Stelline, dove il 21 e 22 novembre si terrà l'uundicesima edizione di RisorseComuni la manifestazione dedicata all'innovazione nella pubblica amministrazione locale organizzata da Anci e Anci Lombardia.

‘’L'applicazione del patto di stabilità anche ai piccoli Comuni (quelli compresi tra i 1000 ed i 5000 abitanti), prevista a partire dal 1 gennaio 2013, è una prospettiva insostenibile – dichiara Graziano Delrio, Presidente ANCI - non solo per il sacrificio finanziario richiesto ma anche per la sua irragionevolezza e ingestibilità tecnica se applicato a bilanci di entita’ ridotta, estremamente rigidi e con una dipendenza quasi totale da fonti esterne per cio’ che riguarda gli investimenti’’. ‘’I piccoli Comuni – aggiunge Mauro Guerra, Coordinatore nazionale piccoli Comuni ANCI - sono nella impossibilita’ di governare ragionevolmente i flussi di cassa cosi’ come richiesto dal patto di stabilità. Inoltre, gli stessi Comuni il prossimo anno saranno impegnati a costruire le gestioni associate obbligatorie di quasi tutte le funzioni fondamentali. Un processo di per se complesso, difficile e assolutamente incompatibile con la rigidita’ delle regole del patto di stabilita’ definite su ogni singolo ente’’. ‘’Tutto ciò, unitamente al devastante impatto recessivo e di blocco delle economie locali minori che queste misure produrrebbero, impone a Governo e Parlamento di riesaminare l'intera questione, scongiurando l'estensione del patto a partire dal 1 gennaio 2013. Non ci sottraiamo ai doveri di contribuire al risanamento della finanza pubblica – conclude Guerra - ma anche per questo chiediamo con forza, e lo faremo tutti insieme in piazza a Milano, che non si estenda l'applicazione di norme irragionevoli e dannose per la gran parte del Paese e delle economie locali. Occorrono risposte urgenti in questa direzione’’.
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