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Terremoto nel Mantovano, la testimonianza dei Sindaci - 2

8 Giugno 2012

Edifici storici danneggiati, uffici comunali inagibili e necessità di dare un tetto agli sfollati le priorità a Poggio Rusco e Gonzaga.

ANCI Lombardia continua a seguire da vicino la situazione dei Comuni colpiti dal terremoto.
 
POGGIO RUSCO – FABIO ZACCHI (VICESINDACO)
Il terremoto ha colpito il nostro municipio, un edificio storico del ‘400, rendendolo inagibile. Da un giorno all’altro, e nel momento di maggior bisogno, i dipendenti comunali si sono trovati senza scrivania, senza documenti, senza computer. Per fortuna potevamo contare sugli uffici dello Sportello unico per le imprese e i cittadini, di recente costruzione, dove abbiamo messo in piedi una sede provvisoria, che si sta ora allargando grazie alla disponibilità di alcuni container. La macchina comunale però, nonostante le difficoltà, non si è mai fermata e ha continuato a lavorare per garantire l’assistenza ai cittadini.
Per quanto riguarda gli edifici del paese, la torre civica è seriamente compromessa, così come le chiese, soprattutto quella parrocchiale dove si è aperto un enorme buco nell’abside. Abbiamo ricevuto circa 400 richieste per sopralluoghi in abitazioni ed edifici e dovrebbero essere circa 100 quelli inagibili, alcuni dei quali interessati da ordini di demolizione. Gli sfollati sono circa 120 e abbiamo aperto un campo per ospitare 350 persone.
Se nel nostro territorio non ci sono registrati crolli o danni particolari per quanto riguarda gli edifici produttivi, ci preoccupa invece la situazione che si è creata a Mirandola, distante solo 8 chilometri da Poggio Rusco e dove lavorano 1000 dei nostri 6500 abitanti. Se l’economia non dovesse riprendere in fretta si creerebbero dei problemi seri perché molti di questi lavoratori rischiano di perdere il loro impiego o di essere messi in cassa integrazione.
Spero che nel decreto firmato dal Presidente della Repubblica ma che ancora non ho letto, sia inserita l’esenzione dal rispetto del patto di stabilità per i nostri comuni, in questo modo Poggio Rusco potrebbe liberare immediatamente circa 1 milione di euro da destinare alla ricostruzione.
 
GONZAGA - CLAUDIO TERZI
Ci stiamo muovendo in fretta per analizzare la situazione, 8 squadre di tecnici stanno verificando l’agibilità e i danni di oltre 600 edifici compromessi dal terremoto. Comunque credo che a Gonzaga gli sfollati si attesteranno su un numero di 250/300 persone.
L’emergenza ora è quella di trovare una sistemazione a tutte queste persone. A Gonzaga ci potrebbe essere la disponibilità di alcuni appartamenti privati ma rimane il problema di pensare a come pagare gli affitti se la sistemazione da provvisoria dovesse prolungarsi nel tempo. Per questo abbiamo pensato ad un fondo che possa integrare gli affitti e a tal proposito abbiamo promosso una sottoscrizione pubblica attraverso il nostro sito internet.
Per le aziende non si segnalano gravissimi danni mentre nel settore agricolo non esiste una realtà che non abbia pregiudicata l’agibilità del fienile o della stalla, questo perché molte cascine sono situate nella zona vicino a Moglia dove il terremoto ha causato ingenti danni.
Rimane infine il problema delle risorse, anche solo per le attività quotidiane del comune. Ci hanno rinviato il pagamento dell’Imu ma se questa mossa non sarà accompagnata da un contemporaneo trasferimento di fondi come faremo a pagare gli stipendi il prossimo mese?
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